Il Comune di Rimini - grazie alla collaborazione di Auser, Caritas diocesana e Croce rossa – ha predisposto una serie di servizi di assistenza a domicilio per le persone anziane ultra 65enni – o affette da problematiche sanitarie - per evitare che escano di casa. Si tratta di un servizio gratuito di consegna della spesa, dei farmaci e di pasti caldi. I servizi saranno attivi da domani, Mercoledi 11 marzo. Per segnalare persone in difficoltà di qualsiasi genere, la cui condizione è aggravata dalle misure restrittive previste nei decreti governativi chiamare il numero 0541-704.000. Si tratta di servizi già attivi per le persone non autosufficienti che vengono estese temporaneamente alle persone più vulnerabili al virus.
Questi, nello specifico, i numeri, gli orari e i referenti dei diversi servizi:
SERVIZIO
|
BENEFICIARI |
CHI CHIAMARE |
Quando CHIAMARE |
Spesa a domicilio (consegna gratuita effettuata da Auser)
|
Persone ultra 65enni o affette da problematiche sanitarie, che hanno difficoltà a recarsi ai punti vendita |
0541-704.000 oppure 339-7729127 (sportello sociale Comune di Rimini) |
Giorni feriali dalle 8.30 alle 18 Sabato dalle 8.30 alle 12 |
Farmaci a domicilio (consegna gratuita effettuata da Croce rossa)
|
Persone ultra 65enni o affette da problematiche sanitarie, che hanno difficoltà a recarsi ai punti vendita |
800-231 999 Croce rossa Rimini
|
Tutti i giorni dalle 8 alle 18 |
Pasti caldi a domicilio (gratuito effettuato da Caritas) |
Persone con gravi difficoltà sanitarie ed organizzative nel prepararsi il pasto |
0541-704.000 oppure 339-7729127 (sportello sociale Comune di Rimini)
|
Giorni feriali dalle 8.30 alle 18 Sabato dalle 8.30 alle 12 |
Il Vicesindaco Gloria Lisi , parla dei nuovi servizi attivati spiegando che “si tratta di interventi che ogni cittadino riminese può richiedere telefonando al numero unico 0541 704.000 - 339 7729127
Il potenziamento dell’assistenza a casa sarà possibile grazie ai volontari e alle assistenti sociali che ringrazio per la disponibilità. L’appello, oltre a quello di non uscire, è quello, per i più giovani, a dare la loro disponibilità, per poter ampliare il più possibile la portata di questi servizi”.