“Anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte – afferma Seck Papa Modou, coordinatore delle comunità Senegalesi della provincia di Rimini – perché ci sentiamo parte integrante del territorio di Rimini, che per noi è una vera e propria casa dove ormai da tanti anni viviamo, lavoriamo e partecipiamo alla vita sociale.
Ci siamo subito attivati e, grazie in particolare al ruolo di Ndiaye Harona, presidente Associazione senegalese della Provincia di Rimini, ognuno ha fatto la sua parte. È stato naturale, visto che anche alcuni di noi si sono ammalati, pensare di fare la nostra parte e partecipare con la raccolta fondi tra le diverse comunità della Provincia. Da settimane – continua Seck – ci arrivano ogni giorno telefonate da casa, in Senegal, dei nostri famigliari preoccupati, che chiedono continui aggiornamenti. Ora anche in Senegal ci sono i primi casi e stanno seguendo l’esempio dell’Italia con le limitazioni agli spostamenti e la chiusura dei luoghi di aggregazione. Ci guardano non solo con preoccupazione, come all’inizio, ma anche come esempio da seguire, visto che le cose cominciano ad andare meglio ”
“Un gesto – è il commento di Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – la cui valenza va oltre alla donazione e ci da forza e speranza. È in questi momenti di difficoltà che una comunità si stringe e dimostra i suoi legami profondi. A loro va il mio ringraziamento personale e a nome di tutta la comunità riminese. Quella senegalese è una delle comunità più antiche e radicate a Rimini, con cui abbiamo sempre collaborato in tanti progetti. Il loro è sia un aiuto concreto, con la donazione all’Ausl Romagna per la gestione dell’emergenza sanitaria. Sia un gesto simbolico che cementifica il nostro rapporto di amicizia e ci ricorda l’importanza del sentirsi uniti per superare insieme i momenti di difficoltà come quello attuale”.