Nella mattinata odierna, presieduto dal Prefetto, si è riunito presso la Prefettura il C. C. S. (Centro Coordinamento Soccorsi), cui hanno partecipato il Presidente della Provincia, i Sindaci e i rappresentanti della Sanità territoriale, dell’ Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, della Croce Rossa e del Volontariato Provinciale di protezione Civile, per affrontare le problematiche connesse all’esecuzione dell’ordinanza contingibile e urgente adottata nella giornata di ieri dal Ministro della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione e contenente “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, quest’ultimo ormai conosciuto come “Corona virus”.
La riunione del C. C. S., che costituisce il punto di snodo, attraverso il quale si veicolano presso gli altri livelli istituzionali competenti, le diverse richieste per la gestione delle emergenze, è stata l’occasione per fare il punto della situazione e definire un’efficace procedura di raccordo con la Regione per l’individuazione di modalità applicative dell’ordinanza che possano consentire il normale svolgimento delle attività e delle iniziative, compatibilmente con le limitazioni previste dal provvedimento.
Il Prefetto ha fatto presente che pur non essendo stati riscontrati casi di contagio, la situazione è attentamente monitorata dal Ministero della Salute in stretto raccordo con la Regione Emilia- Romagna.
Ha poi richiamato l’Ordinanza
Nel corso dell’incontro, il dott. Stefano Busetti, Direttore Sanitario dell’AUSL Romagna ha informato che al momento non vi sono casi positivi di pazienti affetti da coronavirus nella provincia di Rimini, così come in Romagna.
E’ massima l'attenzione dell’Autorità Sanitaria, in costante raccordo con le autorità regionali e ministeriali, per tenere monitorata la situazione e le sue evoluzioni. Secondo il principio di massima precauzione, l’AUSL è pronta ad attivare eventuali ulteriori modalità operative e logistiche ed eventualmente a predisporre appositi spazi, in caso si rendesse necessaria la presa in carico di pazienti, in condizioni di massima sicurezza, come da protocolli già condivisi.
Il dott. Busetti, nell’informare che al momento le attività sanitarie - erogazione di visite, esami e prestazioni - non subiscono sospensioni, ha precisato che restano validi gli inviti ad adottare le normali misure d’igiene e prevenzione già previste per l'influenza, come lavarsi bene e spesso le mani per almeno venti secondi ed evitare se possibile contatti con persone che abbiano sintomi influenzali.
Il Presidente della Provincia Riziero Santi ha sottolineato l’esigenza di gestire l’attività di prevenzione in maniera condivisa e coordinata, secondo le indicazioni di cui all’ordinanza, peraltro suscettibile di aggiornamenti, facendo attenzione a informare in maniera mirata i cittadini.
Il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, partendo dalla constatazione che si tratta di una situazione in divenire ha evidenziato l’esigenza che le misure di prevenzione e contrasto ora definite possano essere ricalibrate in relazione all’evoluzione del fenomeno. In questo senso la Regione Emilia Romagna e il Ministero della Salute, nella titolarità della funzione, hanno dato massima disponibilità ai Sindaci e ai presidenti di Provincia nel recepire le esigenze che emergono dai territori. Il sindaco ha dato conferma dell’intenzione della Regione Emilia Romagna di emanare una circolare interpretativa dell’ordinanza che possa agevolare la sua applicazione. E’ stata infine richiamata l’importanza di un’azione coordinata, sulla base delle indicazioni, di volta in volta diramate dalla Regione Emilia-Romagna: sarà quindi avviato il coordinamento dei Sindaci che agevoli una condivisione dell’attività di monitoraggio e informazione su tutto il territorio provinciale che avrà sede presso la Prefettura.
La riunione ha visto poi gli interventi di numerosi Sindaci, i quali hanno espresso alcuni dubbi interpretativi in merito al contenuto dell’ordinanza Ministeriale, in particolare, su quali siano le forme di aggregazione pubblico e privato per le quali debba intervenire un provvedimento sindacale di sospensione; sul punto hanno chiesto al Prefetto di porre la questione in sede di conferenza con la Regione Emilia-Romagna convocata per le prime ore del pomeriggio.