L'importo complessivo destinato al contributo è di 50.000 euro a copertura, fino a esaurimento, del 50% della spesa sostenuta e documentata, con un tetto massimo di 1.500 euro, per ogni singolo intervento.
I contributi, destinati esclusivamente ai privati cittadini, saranno erogati in ordine di precedenza di prenotazione fino allesaurimento del fondo con questa procedura: il proprietario del manufatto presente nel territorio del Comune di Rimini dovrà rivolgersi a una ditta specializzata negli interventi di bonifica di beni contenenti amianto iscritta dellAlbo Nazionale Gestori Ambientali, il cui elenco è consultabile sul sito www.albogestoririfiuti.it e presso lUfficio relazioni con il pubblico del Comune di Rimini.
Sarà compito della ditta incaricata di eseguire lintervento di bonifica verificare la disponibilità dei fondi presso lAssessorato alle Politiche ambientali del Comune di Rimini e provvedere allinoltro della prenotazione dellintervento che avrà una durata di 60 giorni prima di perdere validità. La ditta incaricata, che aderisce al Protocollo dintesa con il Comune di Rimini, si impegna a eseguire il lavoro a regola darte e a consegnare al proprietario, una volta ultimato lintervento, la modulistica necessaria per la successiva erogazione del contributo.
Possono usufruire dell'incentivo solamente gli interventi di bonifica che prevedono la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto e non interventi di incapsulamento o confinamento degli stessi. Non sono inclusi inoltre i costi di manufatti sostitutivi e la loro messa in opera.
Per rendere più snelle le procedure di smaltimento, il bando prevede inoltre che, previo accordo con lo Sportello unico per l'edilizia, la sola sostituzione di pannelli in fibrocemento contenenti amianto con altri materiali leggeri sostitutivi del manto di copertura non è soggetta al titolo abilitativo edilizio.
A titolo desempio, i manufatti contenenti amianto da smaltire possono essere: lastre o pannelli piani o ondulati, utilizzati per la copertura di edifici e come pareti divisorie non portanti; tubi per acquedotti o fognature; tegole, canne fumarie e di esalazione, serbatoi per contenere acqua ecc., e/o elementi contenenti amianto utilizzati in ambito domestico come forni, stufe, pannelli di protezione caloriferi o condominiale, fioriere ecc..
Mi preme sottolineare un aspetto particolarmente importante ha dichiarato lassessore alle Politiche ambientali Andrea Zanzini come questo bando sia il frutto di un percorso partecipativo e di confronto esemplare tra istituzioni, associazioni ambientaliste e cittadini. La questione dellamianto e delle problematiche legate al suo smaltimento, infatti, è uno degli elementi maggiormente emersi da una serie di incontri sulle tematiche di tutela dellambiente che hanno visto impegnate in questi ultimi mesi Circoscrizioni, cittadini e lassociazione delle Guardie ecologiche volontarie. Un problema che lAssessorato alle Politiche ambientali ha saputo raccogliere e trasformare in unopportunità di cambiamento reale attraverso il reperimento di risorse finanziarie e un percorso amministrativo ad hoc, che ha celermente raccolto i frutti di questo percorso informativo e di sensibilizzazione dei cittadini trasformandolo in un concreto intervento sullambiente.