Si tratta dell’ultimo step necessario all’apertura del teatro che avverrà in autunno e rispettando le previsioni di spesa iniziali. La variazione inoltre prevede un incremento del fondo di riserva per circa 104 mila euro, che consentirà di dare copertura ad eventuali spese urgenti ed obbligatorie che potrebbero presentarsi in corso d’anno. L’accrescimento del fondo è stato possibile sia tramite le minori spese (economie a seguito di pensionamenti di personale a tempo indeterminato non programmati nel bilancio) sia grazie a maggiori entrate (circa 86mila euro riconosciuti al Comune come indennità di occupazione senza titolo in seguito ad una sentenza esecutiva riferita ad alcune aree in fregio al lungomare).
La stessa delibera comprende anche il riconoscimento del debito fuori bilancio per far fronte alla recente sentenza del Tribunale di Bologna sul contenzioso tra Amministrazione comunale e un privato per i lavori di ristrutturazione dell’immobile Aquila d’oro. Una vicenda giudiziaria che prende spunto dagli interventi sull’immobile iniziati negli anni Novanta; dopo i vari gradi di giudizio e i ricorsi susseguiti negli anni, a gennaio 2018 la Corte di Appello di Bologna ha accolto le ragioni del privato, condannando il Comune al pagamento di 716mila euro. Trattandosi di sentenza esecutiva, la Corte dei Conti dispone che tale cifra sia riconosciuta come debito fuori bilancio; la somma è comunque del tutto coperta dal ‘fondo sentenze’ per cui l’Amministrazione ha accantonato complessivamente in bilancio 9 milioni di euro.
Il Consiglio ha poi approvato (17 favorevoli e 10 contrari) una ratifica di deliberazione di Giunta comunale dell’aprile scorso riguardante una variazione al bilancio legata al Progetto Tiberio. Infine, all’unanimità (25 favorevoli), è stata approvata la convenzione per la gestione de servizi di polizia stradale condotti dalle polizie municipali di Rimini, San Mauro Pascoli e dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia per le zone di San Vito e Santa Giustina.
Prima della conclusione dei lavori, il Consiglio si è espresso anche sulla mozione presentata dal consigliere Carlo Rufo Spina dal titolo “Dagli atri muscosi, dai fori cadenti”, bocciata con 15 voti contrari, 7 favorevoli e 3 astenuti.