'Che senso ha la politica come il calciomercato?

Intervento del Sindaco Alberto Ravaioli
Data di pubblicazione
Un tempo si sarebbe parlato di mercato delle vacche. Ora va più di moda la metafora calcistica ed ecco, magicamente, spuntare nella Rimini della pubblica amministrazione decine di Florentini Perez, Luciani Moggi, Franchi Sensi, Antoni Caliendi che- voilà!- con uno schiocco di dita montano e smontano compagini di Giunta, licenziano e insediano nuovi Assessori. Per carità, nulla di particolarmente inedito sotto il sole: da sempre accade, specialmente in prossimità di scadenze elettorali, che si accentui il livello dei boatos. Gli organi d'informazione fanno il loro lavoro e raccolgono gli 'spifferi di Palazzo' (indubbiamente e giornalisticamente notizie), i resoconti del singolare 'calciomercato' si fanno leggere per quanto fantasiosi come gli annunci del ritorno di Ronaldo all'Inter oppure del Milan che ha le mani su Totti, Del Piero e Roberto Carlos, i vari Perez, Moggi eccetera eccetera nati sulle sponde dell'Adriatico si accontentano di inviare messaggi trasversali che il mondo della politica non potrà che tradurre e capire. Tutto è bene quel che finisce bene, direbbe Shakespeare; 'Tesoro, è la politica' parafraserebbe l'esperto cinefilo. D'accordo, d'accordissimo se non fosse che anche i 'veggenti' dei futuri scenari amministrativi dovrebbero quantomeno non superare la sottile linea oltre la quale viene a mancare il rispetto per le persone che hanno sì un ruolo pubblico ma anche una dignità privata. Se il gossip di Palazzo assume contorni sempre più acidi nei confronti di un amministratore di questo o un altro Comune, ritengo dovere di ogni uomo pubblico riflettere con attenzione su quella che è senza dubbio una deformazione caricaturale della politica. Che- attenzione- non può essere usata come clava dai contorni anonimi da roteare sulla testa del presunto nemico o concorrente. Lascio perdere poi la complicata questione dell'immagine complessiva che il cittadino ha del pubblico ruolo a servizio della collettività. Se continua a leggere di caccia a poltrone e a posti, di iperboliche capriole per sistemarsi su quello o questo scranno, di salti tripli senza rete e senza logica, quale volete che sia la considerazione finale nei confronti di chi- senza distinzione di partito o appartenenza- assume responsabilità amministrative o politiche? Oppure urliamo ipocritamente ai quattro venti di 'parlare dei programmi e non delle cariche' solo nel mese precedente alle elezioni? Non voglio farla lunga e mi avvio alla conclusione di questa riflessione. Aggiungo- non dovrebbe essercene bisogno ma lo faccio- che per quanto riguarda il Comune di Rimini nessuno- ripeto, nessuno- ha mai posto in alcuna sede il problema della defenestrazione di qualsivoglia assessore così come dell'ingresso di altri. Operazioni di restyling, maquillage, chirurgia plastica o simili non sono all'ordine del giorno dell'agenda amministrativa e politica del Comune di Rimini. E se mai qualcuno- nelle sedi deputate e non altre- ponesse la questione, dovrebbe spiegare (e non sarà per niente facile) anche alla cittadinanza i motivi della proposta visto che il lavoro portato avanti collegialmente dalla Giunta Comunale di Rimini è soddisfacente, nel pieno rispetto del programma di mandato. Con buona pace dei vari Perez, Moggi, Sensi e Caliendi.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:18