Cresce la domanda, in particolare per la disabilità certificata, a cui sono dedicati più di 800 mila euro.
Oggi, giovedì 16 giugno, i bandi sul sito istituzionale.
Crescono i posti nel pubblico e, grazie ai voucher di conciliazione vita lavoro, vengono abbattute le rette per chi si rivolge al sistema privato convenzionato. Cresce la domanda, soprattutto per bimbe e bimbi con disabilità certificata, ma anche l’investimento del Comune di Rimini che, nell’arco di solo due anni, è passato da 630 mila euro a più di 800 mila euro dedicati.
Nidi
I centri estivi riminesi potranno contare quest’anno, per la prima volta, per su 42 posti nido in più, grazie alla convenzione con Asp Valloni contenuta nella delibera approvata questa mattina dalla Giunta del Comune di Rimini. Nello specifico, si tratta di 21 posti al nido Bruco Verde e 21 al nido Cerchio Magico, che saranno operativi dal 4 luglio al 12 agosto, e riservati a minori dai 16 ai 36 mesi che abbiano già frequentato per almeno tre mesi un nido autorizzato.
Per chi iscrive le proprie figlie e figli in strutture private convenziona saranno messi a disposizione dei voucher, per un totale di circa 26 mila euro, che si traducono in abbattimenti mensili dai 250 ai 350 euro, a seconda del reddito, attraverso lo strumento dell’ISEE.
Centri estivi comunali 3/6 anni
Sono duecento i posti messi a disposizione del Comune di Rimini per i centri estivi dedicati alla fascia di età dai 3 ai 6 anni (dislocati su tutto il territorio, uno a Miramare, uno in centro e uno a viserba), dieci in più rispetto l’anno scorso. Non solo, vista la crescente domanda, si sta lavorando per riuscire ad attivare ulteriori 25 posti in più, arrivando così, complessivamente, a più 35 posti rispetto l’anno scorso. I centri ricreativi estivi comunali per i bambini dai 3 ai 6 anni, per il periodo 04 luglio 2022 - 31 agosto 2022.
Due i bandi pubblicati nella giornata di giovedì 16 giugno
Anche nella fascia 3/6 anni sono previsti voucher per abbattere le rette di chi iscrive le proprie figlie e i propri figli in strutture private convenzionate. Il bando sarà pubblicato già nella giornata di giovedì 16 giugno nella pagina dedicata del portale istituzionale del Comune di Rimini. Si tratta di risorse del Fondo sociale europeo per circa 306 mila euro. Il secondo bando, anch’esso in uscita nella stessa giornata, riguarderà nello specifico i contributi dedicati alle famiglie ucraine con figlie e figli iscritti nei centri estivi convenzionati.
“Una domanda in crescita – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative – a cui l’Amministrazione di Rimini risponde con due punti fermi. Il primo, la priorità di accesso per le bimbe e i bimbi con disabilità, la cui richiesta aumenta di anno in anno. Per loro sono state stanziate importanti risorse che, solo negli ultimi due anni, sono cresciute di 200 mila euro, garantendo educatori e progetti pedagogici dedicati. Insieme a loro, viene data priorità ai casi di fragilità sociale, con famiglie più difficili alle spalle. Il secondo punto fermo è il sostegno al sistema pubblico e privato convenzionato. Questo si traduce in 80 posti pubblici in più e in un consistente sistema di abbattimento rette per chi si iscrive nei centri estivi privati convenzionati. Proprio per questa specifica azione, l’abbattimento delle rette, sto verificando in queste ore con il Ministero per le pari opportunità e la famiglia, la possibilità di poter dedicare alcune risorse che, ad oggi annunciate, saranno solo più avanti nella nostra disponibilità. Priorità a chi è più in difficoltà, aumento dei posti pubblici e sostegno economico alle famiglie. Questa, in estrema sintesi, è la nostra risposta ad una domanda che sta crescendo a livello strutturale e per la quale l’aumentato impegno degli enti locali potrebbe non bastare, senza un intervento anche a livello centrale, che vada nella direzione di un maggiore supporto economico. Si tratta di trend storici chiari, un cambio di abitudini e di bisogni delle famiglie su cui Rimini sta intervenendo con nuovi servizi, maggiori risorse e una attenzione pedagogica specifica”.