Ancora una volta ho ribadito la filosofia che sta alla base del progetto, attivato con la collaborazione di Hera, Romagna Acque Società delle Fonti e Amir: un investimento di soldi pubblici per offrire ai cittadini un servizio pubblico, garantendo laccessibilità gratuita ad un bene primario e allo stesso tempo promuovendo l'utilizzo dell'acqua di rete. Acqua che, è bene ricordarlo, è buona, sicura, costantemente controllata ed economica.
Al momento sono attive tre case dellacqua al Villaggio Primo Maggio, allingresso del Parco Ausa e al Parco Alcide Cervi, molto apprezzate dai cittadini, tanto che abbiamo deciso di ampliare il servizio con altri quattro distributori in modo da coprire meglio il territorio (Santa Giustina, Viserba, Rivazzurra e Miramare). Come è noto, il consigliere Renzi contesta allAmministrazione il fatto di non aver affidato linstallazione e la gestione dei distributori ad un privato: una scelta questa, fatta solo dopo aver tastato il polso del privato interessato e aver capito che non cerano le condizioni per procedere. Ricordo infatti che leventuale scelta di affidare a privati linstallazione delle case dellacqua non avrebbe avuto costo zero per il Comune, che invece avrebbe dovuto ad esempio farsi carico degli allacci idrici ed elettrici, della concessione dellutilizzo del suolo pubblico, degli oneri di pubblicità del servizio e della pulizia esterna.
La spesa che invece sostiene attualmente lamministrazione comunale è destinata agli interventi di riqualificazione (illuminazione, panchine, ecc) delle aree dove sono posizionate le case dellacqua. Il Comune, in questo caso proprietario delle casine, recupera i guadagni epurati dai costi di gestione attraverso quanto incassa dallacqua frizzante (che costa allutente 5 centesimi al litro, a differenza dellacqua liscia che è distrbuita gratuitamente). Le restanti risorse sono a carico degli altri enti che hanno sottoscritto il protocollo dintesa, ovvero Hera, Romagna Acque Società delle Fonti.