"Il bando introduce alcune importanti novità per rispondere alle nuove esigenze e ai bisogni che si presentano nella nostra società - sottolinea l'assessore alle Politiche abitative Anna Maria Fiori -, ai quali l'Amministrazione comunale intende dare risposta".
Le categorie sociali destinatarie degli alloggi sono state individuate all'interno di quelle indicate dalla direttiva collegata alla delibera di Giunta regionale 925 del 2003. "Questa fissa i requisiti soggettivi, reddituali e le categorie familiari beneficiarie degli alloggi - spiega l'assessore -: nuclei familiari sottoposti a sfratto, che abbiano al loro interno portatori di handicap, anziani o minori, appartenenti alle forze armate, giovani coppie".
Le novità riguardano in particolare i soggetti che possono presentare domanda. "In quest'ultimo bando sono state introdotte alcune categorie che diversamente non avrebbero potuto avere accesso alle graduatorie - continua Anna Maria Fiori -. Mi riferisco nello specifico a nuclei familiari formati da un solo componente: in questo caso possono presentare domanda coloro che, in regime di separazione coniugale, sono obbligati ad abbandonare il domicilio familiare e trovare un'altra sistemazione, dovendo in aggiunta sostenere il peso degli alimenti, soprattutto per i figli. In questo caso viene attribuito un punteggio che li equipara a chi è sottoposto a sfratto".
Contestualmente possono presentare domanda anche persone single, giovani e non, con un reddito tale da non permettere loro di accedere alle locazioni a canoni di mercato.
Altra possibilità è stata offerta a coloro che, assegnatari di alloggi popolari, abbiano subito un procedimento di decadenza per superamento dei limiti di reddito e il possesso di porzioni di immobili il cui valore catastale sia superiore ai limiti stabiliti dalla normativa regionale per la permanenza in ERP. Anche i cittadini rientranti in questa categoria potranno presentare regolare domanda. "Ciò permetterà altresì di liberare alloggi ERP - evidenzia Fiori - che potremo riassegnare alle persone che hanno realmente bisogno di una casa a canone sociale".
Cambiano anche i limiti di reddito. A garanzia del regolare pagamento del canone di locazione, nel bando precedente era stato fissato per gli assegnatari un limite di reddito minimo imponibile o derivante da redditi esenti superiore a 9.000 euro. "Constatate le difficoltà emerse fino ad ora, da parte degli assegnatari, nel sostenere canoni seppur bassi, si è reso opportuno utilizzare gli indicatori ISE/ISEE per determinare il valore della situazione economica per l'accesso - conclude l'assessore - ed elevare quindi il limite reddituale minimo portandolo a 15.000 euro, con un valore ISEE di 7000 euro".
Il bando verrà pubblicato nei prossimi giorni per restare aperto sino a fine ottobre.