L'assessore alle politiche di genere del Comune di Rimini Nadia Rossi commenta la bocciatura della mozione del Consigliere Pazzaglia di SEL Fare Comune
Data di pubblicazione

"La Casa delle donne apre, ma semplicemente perché non è mai stata a rischio di chiusura. Sarebbe stato il colmo se questa amministrazione avesse pensato di chiudere una struttura così importante per le politiche di genere della città, intitolata proprio a Maria Teresa Casadei, la madre del nostro Sindaco, che più di ogni altro l'aveva voluta e contribuito alla realizzazione.

Se lo è attualmente, lo è anche perchè necessita, a causa di alcune infiltrazioni d'acqua, di un intervento di ripristino. Ma mai e poi mai
abbiamo pensato, questa Giunta ha pensato, di rinunciare al suo ruolo. Tutt'altro, e mi piange il cuore, come donna e come amministratore, che si sia dovuti andare, per la testardaggine del consigliere Pazzaglia - SEL Fare Comune - alla bocciatura di una mozione che poneva il tema esclusivo dei servizi alle donne al suo centro.

Il tema è un altro, ed è quello di riportare al suo ruolo originale un centro, che negli ultimi cinque anni, si era trasformato più in ufficio
burocratico erogatore di servizi che in un luogo propulsivo, di elaborazione e di confronto con le donne e tra le donne, con le associazioni femminili,per far sì che la Casa delle donne torni a essere un luogo vivo e di confronto, dove le donne si riconoscano e la vivano come propria. Certo che fornisca anche servizi, ma non solo.

E' su questo progetto, su questo confronto con il mondo femminile, con le altre istituzioni, a iniziare dalla Provincia e dall'Ausl che già erogano servizi pensati per le donne, che in questi mesi, in queste settimane mi sono spesa. Un percorso in itinere, non ancora concluso, su cui ieri sera ho chiesto, con il rinvio in commissione della mozione del consigliere, il contributo dell'intero Consiglio comunale. Non è stato così e me ne dispiace. Sicuramente sarebbe stato più utile un arricchimento portato dal dibattito in commissione piuttosto che andare a una conta dei voti che, mi auguro, nessuno voglia strumentalizzare per polemiche di bassa lega. Non è di questo che hanno bisogno le donne.
Senza fuggire dal tema che il consigliere poneva, ovvero quello di continuare a fornire un servizio di aiuto alle donne sottoposte a violenza,
posso anticipare che dal confronto con le donne e con le associazioni femminili è emersa la volontà di continuare a essere d'ausilio alle
donne, coniugando prestazioni di servizio a una politica attenta sotto il piano finanziario, che l'attuale situazione economica voluta dal Governo impone agli enti locali, integrandosi con le iniziative che già Provincia e Ausl hanno in campo e con l'apporto di figure qualificate presenti nelle associazioni e nel volontariato che hanno già dato la propria disponibilità.

Su questo stiamo lavorando, in un percorso e in un confronto già avviato ma non ancora concluso."

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:08