Credo opportune un paio di riflessioni sulle notizie, ora ufficiali, riguardanti la banca Carim.
Innanzitutto proprio l'ufficialità, dopo parecchi mesi di ipotesi e anche voci che hanno creato più di una incertezza anche nella comunità riminese. Poi la nuova proprietà, che fa riferimento a gruppi solidi e che incontrerò già nei prossimi giorni. A Cariparma/ Crédit Agricol dirò una cosa semplice: la cassa è nata dal territorio e per il territorio ha lavorato e operato sostenendone lo sviluppo per un secolo. Affermare ciò ha un senso e avrà un futuro se Carim continuerà ad assolvere questo compito per il quale è nata, soprattutto ora che Rimini ha bisogno di imprenditori che investano sui progetti pubblici e privati in corso.
Cariparma deve sapere che la forza di questa banca è nei suoi correntisti e nella comunità locale. Questo è stato e questo deve essere anche di qui in avanti. Credo sia interesse della nuova proprietà, in questa direzione, coinvolgere nel suo sviluppo tutte le forze locali, i cittadini , le imprese, i sindacati, le istituzioni. Se questo sarà il senso più profondo della nuova stagione della "banca del territorio " , essa stessa troverà un territorio e una città in cambiamento su cui contare per nuova stagione di sviluppo . Uno sviluppo specifico anche della banca che , come tutte le stagioni nuove ,non va giudicato a priori, ma sui fatti e sulle scelte che si faranno di qui in avanti.