Dichiarazione congiunta del Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, e del Sindaco del Comune di Rimini, Andrea Gnassi
Data di pubblicazione

"E' con soddisfazione e sollievo che registriamo la notizia che finalmente Banca d'Italia abbia autorizzato la convocazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti della Cassa di Risparmio di Rimini per deliberare sull'aumento del capitale sociale e sulla modifica dello Statuto sociale.

Un obiettivo di enorme importanza per l'intera comunità locale affinché l'istituto di credito più rappresentativo del nostro territorio, attraverso l'offerta in opzione e in prelazione ai soci, mantenga ben ancorate le proprie radici nel proprio tessuto economico e sociale dove è nato e cresciuto.

Un obiettivo per niente scontato, che se oggi diventa possibile, in quadro generale che come il Paese destabilizza il sistema creditizio, lo si deve soprattutto all'impegno di chi in questi mesi si è impegnato in prima persona in una stretta unità d'intenti con le istituzioni e con l'intero tessuto economico, sociale e politico della comunità riminese.

Abbiamo sempre detto, sostenendo l'impegno e l'azione del Presidente Pasquinelli, che il piano di recupero della Carim era possibile, necessario e obbligato attraverso l'investimento del tessuto industriale e della piccola e media impresa locale, dei piccoli e grandi azionisti. E che la condizione perché il piano di recupero potesse avvenire, e saldamente proseguire con il rilancio della banca, fosse la consapevolezza che anche per il sistema del credito e per la banca stessa, in un mondo completamente cambiato, nulla sarà e potrà essere come prima.

Ciò implica un salto di qualità nella classe dirigente diffusa di questo territorio. Istituzioni pubbliche, categorie economiche, sindacati, associazionismo civico e sociale, sistema creditizio e bancario, ordini professionali sono chiamati a fare un passo in avanti, l'uno in direzione dell'altro e paritariamente, abbandonando corporativismi e il riflesso della rendita. Scommettendo su una rigenerazione culturale e di pensiero prima che anagrafica. Il tentativo della Fondazione Cassa di Risparmio e del suo Presidente per salvare la Banca andava e va visto in questa ottica e va aiutato e affiancato. Ora e concretamente senza riflessi del passato. Perché il futuro senza una banca solida e con le radici avrà conseguenze per tutti. Perché ciò che conta non sono parti o gruppi ma la banca per Rimini. E l'essere riusciti come sistema a traguardare positivamente una situazione estremamente difficile va a merito di un territorio e un tessuto socioeconomico orgoglioso e dinamico, non fatalista e non passivo.

In questo primo risultato vogliamo leggerci la consapevolezza dell'intera collettività riminese che le banche riminesi, la loro salute, la loro capacità di traino, sono elemento indispensabile per garantire quei progetti di sviluppo e per far sì che il sistema Rimini mantenga la sua capacità d'attrazione."

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:08