L’iscrizione numero 37 all’albo comunale delle botteghe storiche riminesi è, in realtà, una novità assoluta. Si tratta infatti del primo bar chiosco da spiaggia, il bar Luciano di di Magnani Enrico e C. SAS, iscritta nel Registro imprese di Rimini per l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande con insegna “Bar Luciano”, a Bellariva - via Lungomare Di Vittorio 54.
Si può considerare una novità assoluta visto che, pur essendo presente nel Registro delle botteghe storiche riminesi un precedente locale ubicato direttamente sull’arenile, si tratta in realtà di una tipologia commerciale assai differente, trattandosi del ristorante stellato Guido.
Il Bar Luciano rappresenta invece il classico bar chiosco della spiaggia riminese, di cui è stato il precursore nella zona di Bellariva. Una gestione famigliare che continua tuttora e che ha già iniziato a formare i figli e nipoti per continuarla in futuro. Una famiglia profondamente legata alla propria attività, tanto che hanno conservato foto e documenti dall’inizio del cantiere in poi, con uno spaccato interessante anche sulla Rimini di quel periodo. I sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali hanno evidenziato come il collegamento funzionale e strutturale degli arredi originali con l'attività svolta attualmente è evidente e rilevante. Ha consentito, ad esempio, di accertare l'esposizione nella sala della macchina del caffé in uso nei primi anni 60 e l'allestimento, ben visibile e evidenziato nell’arredamento interno, una serie di fotografie e documenti d'epoca, presentati in modo da suggerire la storia del contesto sociale e urbanistico e l'evoluzione dell'esercizio nel corso di cinque decenni.
Le agevolazioni previste all’interno del pacchetto no-tax area
Il Bar Luciano si aggiunge dunque alle 36 attività già iscritte all'Albo e potranno usufruire delle agevolazioni previste dalla no-tax area, il pacchetto di misure messe in campo dal Comune di Rimini a sostegno del settore commerciale e produttivo. Oltre a rappresentare un prestigioso riconoscimento, la registrazione nell'Albo delle Botteghe storiche consentirà alle attività di ottenere un contributo calcolato sulla base della TARI. Un’importante agevolazione economica a cui si aggiunge anche la soppressione del diritto di segreteria previsto per l'iscrizione, che ammontava a 150,00 €, disposizione, approvata da una delibera di Giunta lo scorso aprile, che riconduce l'iscrizione nell'Albo delle Botteghe Storiche, all'unico costo dell'imposta di bollo nella misura di 16,00 €.
L’Albo comunale delle Botteghe storiche
L'Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici è stato istituito nel Comune di Rimini dall’agosto 2009 in seguito all’approvazione della legge sulla “Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche”. Per ottenere l’iscrizione è necessario soddisfare tre condizioni principali, 1. Svolgimento da almeno 50 anni continuativi della stessa attività, nello stesso locale (o area pubblica) e con le stesse caratteristiche originarie. 2. Radicamento nel tempo dell'attività, evidenziato da un "collegamento funzionale e strutturale degli arredi con l'attività svolta". 3. Caratteristiche esteriori proprie della "Bottega Storica": nei locali o nell'area devono essere presenti "elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale", oppure "elementi particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo".
“Una novità – spiega Jamil Sadegholvaad – che simboleggia al meglio lo spirito di un albo che non vuole solo testimoniare il passato, ma sostenere e promuovere le attività del tessuto economico riminese. Un pezzo importante della nostra città che è fatta anche di botteghe, di negozi di vicinato, e di imprese che dal nulla hanno previsto e costruito un mercato, una possibilità. È la storia del bar Luciano e dei tanti come lui che nel turismo hanno precorso i tempi dando a Rimini il ruolo che tutti oggi conoscono. In un momento economico difficile per il commercio, il nostro non è solo un attestato di riconoscimento ma anche un pacchetto di agevolazioni economiche per sostenere la crescita di quelle attività che rappresentano un pezzo della nostra storia, non solo economica ma anche sociale e culturale”.