Bike sharing, l'esperienza di Rimini fa scuola in Europa

Il Comune di Rimini insieme a Milano, Berlino, Vienna, Barcellona e Londra come modello per il bike sharing. Si è svolto nei giorni scorsi a Milano il workshop internazionale sulle esperienze del bike sharing nelle città europee, organizzato da Legambiente all’interno del progetto O.BI.S. “Ottimizzazione dei sistemi di bike sharing nelle città europee”, che passa in rassegna le soluzioni esistenti e le più significative “buone pratiche” del settore.
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Il Comune di Rimini è stato invitato ad illustrare l’esperienza del bike sharing “Rimini in Bici”, che dal 2008 - anno della prima installazione - ha riscontrato un crescente successo fino ad arrivare ad oggi con quasi 150 biciclette disponibili sul territorio. Nicola Bastianelli, architetto della direzione Infrastrutture mobilità e ambiente del Comune di Rimini, ha presentato il percorso effettuato dall’Amministrazione, che ha permesso di offrire biciclette condivise in maniera totalmente gratuita (a differenza ad esempio di altre città che prevedono un utilizzo oneroso dopo la prima mezz’ora) e ha dimostrato come in pochi anni si sia ridotta la distanza tra le esperienze europee e quelle italiane anche in città con risorse e dimensioni ridotte rispetto alle grandi capitali. Rimini, con la propria esperienza positiva, ha avviato un circolo virtuoso che ha favorito l’adesione al servizio di bike sharing anche delle città vicine, permettendo di realizzare una vera rete (“C’entro in bici”) che consente con la medesima chiave di prelevare la bicicletta a Rimini così come in altre 25 città della Regione.

A breve verrà avviata l’implementazione del servizio esistente con biciclette condivise elettroniche all’interno del progetto “Mi muovo in bici” con la possibilità di utilizzo di  un unico biglietto per treno, bus e bicicletta pubblica. Il progetto, che vede coinvolte le maggiori città dell'Emilia-Romagna ed è finanziato dalla Regione, prevede le prime installazioni nel comune di Rimini nel 2011.

Tra le città europee presenti al workshop anche Berlino, Vienna, Barcellona e Londra, che da diversi anni stanno offrendo delle concrete possibilità a residenti e turisti di muoversi in maniera sostenibile. Nei grandi centri europei i consistenti investimenti hanno permesso di installare sistemi all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico. A Berlino, ad esempio, le biciclette sono sbloccate con una semplice telefonata dal proprio cellulare mentre a Barcellona, grazie ad un investimento annuo di più di 9 milioni di euro, gli iscritti al servizio hanno raggiunto quota 130mila. Londra, l'ultima grande città europea in termini di tempo ad aver attivato il servizio, sta puntando tutto sulla mobilità sostenibile per le prossime Olimpiadi.

Tra le città Italiane Milano, prima per il numero di biciclette presenti, ha dimostrato che è possibile cambiare la mobilità anche in Italia, ma i successi ancora più importanti raggiunti in tutta Italia, ci dicono che siamo appena agli inizi.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:09