La conversazione prende spunto dal fecondo e originario rapporto dell'artista (nato a Reggio Emilia, classe '49) con la cultura e la civiltà orientale, a partire dal fondamentale viaggio a Kathmandu nel 1972, a cui ne seguirono altri nel 1984 e nel 1995. Lo testimoniano, con grande efficacia, i bellissimi “Taccuini di viaggio” esposti alla Far, raramente mostrati al pubblico e considerati dall'artista parte viva, pulsante della propria storia e della propria opera. Lo stesso supporto dei grandi acquarelli di Benati – la carta di riso nepalese – non è solo elemento tecnico del suo lavoro, ma parte integrante della sua poetica, stratificazione di rimandi e memorie personali, artistiche e letterarie.
Benati si confronta in questo originale dialogo con una esperta di cultura e arte orientale come Chiara Bellini, attualmente impegnata come ricercatrice alla SOAS University di Londra. Affascinata dagli acquarelli magici dell'artista emiliano, Chiara Bellini è rimasta colpita soprattutto dalla gestualità libera del pittore, paragonabile, ha sottolineato, a quella di un artista orientale, giapponese o nepalese tradizionale. Stupisce anche la dualità tra gesto energico e libero e il lungo processo di elaborazione che precede l'opera definitva.
Un incontro dunque stimolante e originale giocato sul piano affascinante dei rimandi con l'Oriente. Il primo di una serie di incontri di approfondimento legati alle numerose esposizioni della Biennale del Disegno di Rimini.
Venerdì 18 maggio 2018 ore 17,30
Far (Fabbrica Arte Rimini), piazza Cavour
ingresso libero