"Leggere il mondo"
Museo della Città, Sala del Giudizio, dal 19 ottobre al 7 dicembre 2019
"Leggere il mondo" è il titolo di questa speciale XI edizione, che prosegue i festeggiamenti per i 400 anni della Biblioteca Gambalunga, e invita i 'bibliotecari' di eccezione che ne hanno curato le celebrazioni come comitato scientifico a presentare un libro che ritengono "necessario", entrando in dialogo con l'autore.
La rassegna, nata come dialogo con i libri e gli autori che hanno dato loro vita, riannoda così il filo rosso delle origini. E, attraverso la sezione "In scienza e coscienza", si apre alle nuove esperienze e nuove conoscenze in ambito scientifico.
L'intento, tracciare una mappa di libri e di idee attraverso le quali "leggere il mondo", sotto il segno della ricomposizione fra saperi umanistici e scienze. Dai maestri di cui il nostro pensiero è erede, al rapporto fra potere e libertà di pensiero, alla lettura che è, ricorda il titolo della nostra rassegna, un phàrmakon, veleno e medicina insieme.
"Leggere il mondo" è un titolo che muove certamente dalla concezione del 'mondo come libro', metafora dalla lunga e controversa storia: dal libro di Dio, il cui disvelamento è dipendente dalla sua insondabile volontà di rivelazione, al libro della Natura di Galileo, accessibile alla conoscenza umana. E trova il suo punto d'approdo nell’immagine della Biblioteca come grande dizionario del mondo, “testimone” dei linguaggi e dei saperi dell’uomo nei secoli, archivio degli alfabeti e dei segni che ne permettono la leggibilità.
Ma vuol essere anche l'invito ad una più alta attenzione: “siamo tutti cittadini e siamo tutti lettori, anche se non tutti leggiamo dei libri”, come osserva lo scrittore Alberto Manguel. Così, in senso ampio, leggere “bene” può essere una pratica rischiosa, che può spingerci a divenire meno conformisti, più ribelli. Ma è anche un esercizio virtuoso che aiuta a coltivare il pensiero e permette a ciascuno di essere “giardiniere” di sé, per esplorare e dare senso al mondo, e qui incontrarvi gli altri.
MAPPA
Ad aprire la rassegna, il 19 ottobre, sarà Carlo Ossola, filologo e critico letterario, che in dialogo con il semiologo Paolo Fabbri darà voce alle figure che hanno incarnato il pensiero europeo, dalla civiltà greca e romana ad oggi. A seguire, il 24 ottobre, Mauro Bonazzi, docente di Storia della filosofia antica, si interrogherà su uno dei processi più famosi della storia, quello a Socrate, con Marcello Di Bella, ex bibliotecario della Gambalunga. Toccherà poi allo scrittore e bibliotecario Fabio Stassi tessere un “autentico inno alla lettura e alla letteratura”, insieme allo scrittore Marco Missiroli, il 10 novembre, mentre il 16 novembre sarà la volta di Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3 Rai, che si misurerà con il libro della sua vita, Don Chisciotte della Mancia di Miguel De Cervantes. Per chiudere con Lina Bolzoni, critica letteraria, storica della letteratura e accademica italiana, in un percorso da Petrarca, a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, in dialogo con Piero Meldini, scrittore ed ex bibliotecario gambalunghiano.
La Fisica sarà invece protagonista di "In scienza e coscienza". Il primo appuntamento, un focus sulla ricerca in corso sulla natura della materia oscura, è affidato a Cristiano Galbiati, docente di Fisica a Princeton e coordinatore dell’esperimento DarkSide nei laboratori del Gran Sasso, introdotto da Giulia Vannoni, divulgatrice scientifica (23 novembre). A seguire, Vincenzo Barone, docente di Fisica teorica all’Università del Piemonte Orientale, introdotto da Marco Pivato, giornalista scientifico della “Stampa”, indagherà la formula di Einstein che lega la massa all’energia, una delle più iconiche della storia del pensiero (30 novembre).
CALENDARIO
Sabato 19 ottobre, ore 17
Sala del Giudizio
Carlo Ossola, Nel vivaio delle comete. Figure di un'Europa a venire, Marsilio, 2018
Introduce Paolo Fabbri, semiologo
Carlo Ossola, filologo e critico letterario, professore di Letteratura italiana nelle università di Ginevra, ha tracciato trentatré ritratti di autori che hanno incarnato, dalla civiltà greca e romana ad oggi, il pensiero europeo, rendendoci destinatari di un’eredità immensa. Seguendo il percorso di quelle «comete» è possibile individuare gli eredi di quei «patriarchi», dai quali attingere una risposta alle domande che, sempre più numerose, affiorano alla nostra coscienza di europei. Da Dante a Michelangelo, da Montaigne a Shakespeare, da Goethe a Tolstoj, il lascito di molti secoli si rivela la chiave per scongiurare l’«animale totalitario» che va crescendo, nutrito dallo spegnersi di responsabilità e speranza.
Giovedì 24 ottobre, ore 17
Sala del Giudizio
Mauro Bonazzi, Processo a Socrate, Laterza, 2018
Introduce Marcello Di Bella, già direttore Biblioteca Gambalunga
Mauro Bonazzi, docente di Storia della filosofia antica nelle Università di Utrecht e Milano, si interroga sul significato di uno dei processi più famosi della storia. 399 a.C.: la città di Atene condanna a morte uno dei suoi figli più autorevoli, Socrate. Cosa è successo davvero nei mesi in cui si è svolta la vicenda giudiziaria? Si ripete spesso che si trattò di un processo politico mascherato, per colpire le simpatie oligarchiche dell’anziano filosofo. Ma forse il vero oggetto del contendere in questa vicenda fu proprio il pensiero di Socrate. Fino a che punto una comunità – ieri come oggi – può tollerare che i principi e i valori su cui si fonda siano messi radicalmente in discussione? E davvero le ragioni della filosofia e quelle della città non sono compatibili?
Domenica 10 novembre (da confermare), ore 17
Sala del Giudizio
Fabio Stassi, Ogni coincidenza ha un’anima, Sellerio, 2018
Introduce Marco Missiroli, scrittore
Fabio Stassi, scrittore e bibliotecario scrive un “autentico inno alla lettura e alla letteratura”.
Vince Corso è un biblioterapeuta. Precario più per nascita e per vocazione esistenziale che per condizione sociale, un giorno ha scoperto le doti curative, per l’anima e per il corpo, dei libri e ne ha fatto la propria professione. Vince è un camminatore, un esploratore di spazi e di persone: itinerari, spazi e persone che lo rimandano senza tregua a coincidenze con i momenti della letteratura di cui è vittima e complice, quasi come un prigioniero felice. Ma dominato da un bisogno inesauribile: trovare la linea di confine tra la vita e i libri e forse superarla, perché sempre di più è attratto dalle passioni, dalle paure e dalle gioie di uomini e donne in carne e ossa.
Sabato 16 novembre, ore 17
Sala del Giudizio
Marino Sinibaldi presenta “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes
Giornalista, critico letterario, direttore di Radiotre, Marino Sinibaldi parlerà di Don Chisciotte, il libro della sua vita. Un libro che parla di libri, che unisce la passione con la follia, l’immaginazione con la comicità e la tragedia, che è sopravvissuto e appassionato con la sua assurdità milioni di lettori sognatori negli ultimi secoli, ispirando generazioni di scrittori, autori, poeti e artisti d’ogni sorta.
Un appuntamento necessario, poiché nel nostro ingegnoso hidalgo, ha scritto Luciano Canfora, possiamo ravvisare un poetico antecedente della tesi espressa due secoli dopo “che i filosofi si sono limitati a interpretare il mondo, ora è importante cambiarlo.” Gli parve “conveniente e necessario” farsi cavaliere errante, al fine di cimentarsi, come i cavalieri erranti di cui aveva letto, “disfacendo ogni specie di torti”. Per questo Don Chisciotte “è pazzo”.
In scienza e coscienza
Sabato 23 novembre, ore 17
Sala del Giudizio
Cristiano Galbiati, Le entità oscure. Viaggio ai limiti dell’universo, Feltrinelli, 2018
Introduce Giulia Vannoni, divulgatrice scientifica
Cristiano Galbiati, che insegna Fisica a Princeton e coordina l’esperimento DarkSide nei laboratori del Gran Sasso, sa che la materia oscura è uno dei segreti più misteriosi e affascinanti della natura. Gelosamente custodito e ancora da decifrare.
Nella ricerca della materia oscura si misurano, in una serrata competizione, schiere di fisici, astrofisici, cosmologi, professionisti e dilettanti – sperimentali e teorici –, scienziati e filosofi. Tutti spinti dall’inarrestabile ambizione di contribuire a un passo fondamentale nello sviluppo della scienza. La comprensione e la definizione della natura della materia oscura cambieranno la percezione dell’Universo in cui viviamo.
In scienza e coscienza
Sabato, 30 novembre, ore 17
Sala del Giudizio
Vincenzo Barone La formula di Einstein, Il Mulino, 2019
Introduce Marco Pivato, giornalista scientifico della “Stampa”
Vincenzo Barone insegna Fisica teorica all’Università del Piemonte Orientale e svolge attività di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Tra le formule che accompagnano la rivoluzione della fisica dell’inizio del Novecento, quella che lega la massa all’energia è anche una delle più iconiche della storia del pensiero. Semplicità ed eleganza coniugate a una potenza esplicativa capace di sovvertire la conoscenza e di aprire innumerevoli orizzonti alla ricerca scientifica. Ma non solo. La speciale e stringatissima formula ricavata nel 1905 da Albert Einstein, nel luglio del 1946 campeggia sulla copertina della rivista «Time», impressa sul disegno minaccioso di un fungo atomico, tramutandosi addirittura in una minaccia di distruzione planetaria. Perché un’equazione così apparentemente elementare ha rimesso in discussione tutta la fisica precedente fino a diventare una presenza costante nella cultura e nel nostro immaginario? Semplicemente perché spiega la nostra origine: E=mc2 è ciò di cui siamo fatti.
Sabato 7 dicembre, ore 17
Sala del Giudizio
Lina Bolzoni, Una meravigliosa solitudine. L’arte di leggere in Europa, Einaudi 2019
Introduce Piero Meldini, scrittore e saggista
Lina Bolzoni, critica letteraria, storica della letteratura e accademica italiana, propone un percorso che si dipana indietro e avanti nel tempo, da Petrarca a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, come dialogo con gli autori che si leggono. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli autori, che comparivano nelle biblioteche o negli studioli come spesso fanno le fotografie sui muri di casa dei lettori di oggi, aiutano a mettere in atto una specie di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo. Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare".
Ingresso libero fino ad esaurimento posti