La speciale classifica Best of 2020 stilata ogni anno dalla rivista diretta da Massimiliano Tonelli, prende in esame tutto il meglio dell’anno che si conclude: artisti, curatori, musei, progetti, città, politica. E nella lista del meglio dell’anno 2020, che conta 40 nomi fra artisti, curatori, musei, gallerie, all’ottavo posto figura Part -Palazzi dell’arte di Rimini. La redazione scrive che “nonostante la pandemia, i lockdown, le nuove e le vecchie chiusure, premiamo coloro che maggiormente si sono distinti con la propria ricerca nella scena dell’arte e della cultura contemporanea”.
Così la redazione di Artribune descrive Part: “Inaugurato lo scorso 24 settembre, PART – Palazzi dell’Arte di Rimini è il nuovo museo d’arte moderna e contemporanea ospitato all’interno di Palazzo del Podestà e Palazzo dell’Arengo, due luoghi di importanza cruciale per la storia riminese. Al suo interno, ha trovato collocazione parte della collezione di Fondazione San Patrignano, co-fondata da Letizia Moratti e costituita al 100% da opere donate da artisti, galleristi e collezionisti in base a una formula molto usata nel mondo anglosassone, quella dell’endowment: in sostanza, è stato raccolto un piccolo tesoretto sotto forma di opere d’arte che devono essere obbligatoriamente conservate per almeno cinque anni, poi possono essere vendute per far fronte a esigenze straordinarie legate alla lotta alle dipendenze della Fondazione San Patrignano. La collezione comprende, tra gli altri, opere di Vanessa Beecroft, Alessandro Busci, Giorgio Griffa, Agnes Martin, Davide Monaldi, Yan Pei Ming, Michelangelo Pistoletto, Julian Schnabel, Sandro Chia, Silvio Wolf, ed Enzo Cucchi, e il nuovo museo rappresenta un lungimirante esempio di collaborazione tra pubblico e privato e di progetto che coniuga cultura e impegno sociale”.
PART Palazzi dell’Arte Rimini - temporaneamente chiuso in attuazione del DPCM - ha aperto al pubblico lo scorso 24 settembre 2020 all’interno di due palazzi medievali del centro storico della città. Quest’opera di riqualificazione artistico-culturale della città è stata resa possibile attraverso un intenso lavoro sinergico tra pubblico e privato sociale: l'intesa tra Comune di Rimini e Fondazione San Patrignano, grazie anche al prezioso contributo della Regione Emilia Romagna, ha permesso di dotare la città di un innovativo museo pensato per essere a un tempo occasione di avvicinamento all'arte contemporanea per il pubblico generale e strumento per valorizzare al massimo le donazioni ricevuti dalla comunità.