Federico Fellini definì la musica “pericolosa”, come lo sono tutte le cose belle. Un pensiero affidato a Nicola Piovani, che per anni lo affiancò nel suo lavoro traducendo sul pentagramma le fantasie del cineasta riminese. Bellezza, musica e sogno hanno legato indissolubilmente i due Maestri: un intreccio che trova espressione nello spettacolo “La musica è pericolosa”, l’ennesimo evento speciale di questo eccezionale inizio di stagione del Teatro Galli, in programma sabato 10 novembre dalle 21 - sold out). “Ogni volta che in un paese si apre un Teatro è una festa – commenta Piovani - Ogni volta che si chiude è un lutto. Viva il riaperto Teatro Galli”.
La musica è pericolosa è un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena – pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica. Nicola Piovani racconta al pubblico il senso dei frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro oltre che di Fellini, di Fabrizio De André, di Luigi Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione.
Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.
Ad accompagnare Piovani in questo viaggio musicale sul palco sono Rossano Baldini (tastiere, fisarmonica), Marina Cesari (sax clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello, chitarra, mandoloncello), Ivan Gambini (batteria, percussioni).