Barocco e avidità nel Re Chicchinella di Emma Dante, protagonista della Stagione del Teatro Galli

In scena martedì 18 febbraio.

Data di pubblicazione

Barocco e avidità nel Re Chicchinella di Emma Dante 
Lo spettacolo della drammaturga siciliana 

martedì 18 febbraio al Teatro Galli 

Una favola che racconta l’animo umano, in cui il grottesco e l’ornamento della poesia barocca sono al servizio di una storia intrisa di avidità e ipocrisia, narrata col tocco originale di una tra le più interessanti drammaturghe italiane contemporanee.  

Emma Dante torna protagonista della Stagione del Teatro Galli con “Re Chicchinella”, spettacolo scritto e diretto dalla regista e coprodotto dal Piccolo Teatro di Milano in scena sul palcoscenico riminese martedì 18 febbraio (ore 21, turno D).   

Re Chicchinella chiude la trilogia firmata da Emma Dante ispirata ai racconti de Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerelle, celebre raccolta di novelle in lingua napoletana che il celebre novellista Giambattista Basile scrisse nel 1634. Dopo La Scortecata e Pupo di zucchero, la regista siciliana conclude il viaggio tra comicità e tragedia nell’universo dell’autore.  

La favola inizia con un re che, tornando un giorno dalla caccia felice e soddisfatto, sentì il bisogno di andare di corpo. Consegnata a un servitore la spada, il re scese da cavallo e si infilò in un vicoletto, ma non avendo in tasca pezze per pulirsi, si servì di una gallina accisa de frisco, con le piume morbide e setose, che giaceva abbandonata in un angolo. Ma la gallina non era morta e s’afferrò col becco alle sue chiappe di re. Accorsero i servitori e il cielo si oscurò alle sue urla disperate. Il re si fece condurre al palazzo reale, dove medici e luminari tentarono ogni rimedio. Ma niente, non ci fu niente da fare, perché quel male superava i confini della natura. Col passare dei mesi la gallina entrò sempre più in profondità finché non prese definitivamente alloggio dentro di lui. 

“Re Chicchinella” racconta la storia di un re malato, solo e senza più speranze, circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale che ha un solo scopo, ricevere un uovo d’oro al giorno.  

L’animale vive e si nutre, divorando lentamente le viscere del re, fino a quando non si scopre che per il mondo il re e la gallina sono la stessa cosa.  

Teatro Galli: tel. 0541 793811, email: biglietteriateatro@comune.rimini.it. Biglietti on line su https://biglietteria.comune.rimini.it/home.aspx. Informazioni e il programma completo della stagione su www.teatrogalli.it 

 

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Ultimo aggiornamento

14/02/2025, 13:46