Come comunicato nei mesi scorsi alle organizzazioni sindacali, informate anche in apposita riunione, dai dati in nostro possesso emerge che nellanno 2009 ben il 45% degli utenti che hanno beneficiato del contributo annuale alle famiglie che hanno in essere un regolare rapporto di lavoro con unassistente famigliare erano anche percettori dellassegno di cura e del contributo mensile aggiuntivo (pari ad 160 euro) riconosciuto a coloro che utilizzano assistenti famigliari con regolare contratto di lavoro.
Tutto ciò aveva creato un notevole disequilibrio tra gli utenti del servizio. Pertanto il Comitato di Distretto ha deciso di investire la somma di 100.000 euro per potenziare quegli interventi che maggiormente sono monitorati ed erogati dal Servizio Assistenza Anziani, al fine di ottenere un maggiore omogeneità delle prestazioni, dei servizi e dei contributi per tutti gli assistiti.
Si è operata così una rimodulazione del contributo annuale alle famiglie che hanno in essere un regolare rapporto di lavoro con unassistente famigliare, consolidando al contempo altri interventi destinati alle assistenti famigliari.
In particolare gli interventi previsti a sostegno delle famiglie che hanno in essere un regolare rapporto di lavoro con le assistenti famigliari si sostanziano in:
1) una previsione di 210.000 (stanziamento che nel 2009 era previsto per 122.197) come contributo mensile di 160 per tutti gli anziani che: percepiscono lassegno di cura; utilizzano assistenti famigliari con regolare contratto di lavoro; hanno un ISEE estratto inferiore a 15.000 (nel 2009 il valore ISSE di riferimento era di 10.000 e si stima che linnalzamento del valore limite previsto produrrà un incremento di circa il 10% delle famiglie che saranno nelle condizioni di accedere al contributo mensile);
2) una previsione di 255.000 destinato ad azioni finalizzate allemersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti famigliari così articolate:
a) 80.000 per il progetto denominato lAssistente in famiglia (che tra la altre azioni prevede di favorire lincontro tra domanda e offerta di servizi domiciliari, fornire consulenza e orientamento alle famiglie e alle assistenti famigliari in materia di regolarità contrattuale, previdenziale e assicurativa, disbrigo delle pratiche per la regolarizzazione dellassistente famigliare, supporto alla costruzione di relazioni positive tra famiglia, assistito e assistente famigliare;
b) 80.000 per addestramento delle assistenti famigliari e tutoring attraverso laffiancamento di 15/20 giorni, variabili in base alle necessità assistenziali dellanziano e alle capacità assistenziali dellassistente famigliare, di un operatore qualificato (solitamente una Responsabile Attività Assistenziali) che forma lassistente famigliare rispetto alle principali attività assistenziali da erogare allassistito; Loperatore qualificato resta punto di riferimento dellassistente famigliare anche dopo laffiancamento iniziale per tutte la problematiche che questultima può incontrare nella gestione quotidiana dellassistito;
c) 95.000 per la realizzazione di progetti di formazione rivolti alle assistenti famigliari con la relativa messa a disposizione di pacchetti orari di assistenza domiciliare per le ore di formazione dellassistente.
Paola Taddei
Assessore alla Protezione sociale, Igiene e Sanità, Politiche per la famiglia