In azione la task force per il controllo delle autocertificazioni: la Polizia Locale è in rete con le banche dati dell’AUSL, gli enti pubblici e i datori di lavoro. Dai controlli incrociati emerse le prime 30 violazioni

Non si tratta di un semplice ‘modulo lasciapassare’ oppure di una dichiarazione resa su un foglio che nessuno controlla; l’autocertificazione resa agli agenti di polizia, ai sensi degli art.46 e 47 del D.P.R. n.445 del 2000, che viene fatta per giustificare in maniera formale le motivazioni per le quali si esce di casa, non è una cosa da sottovalutare o da prendere con leggerezza.
Data di pubblicazione
Oltre 250 sono state le telefonate e i contatti fatti dal nuovo ufficio della Polizia Locale attivo da ieri, per la verifica dei dati e le informazioni rese dai cittadini nelle oltre 3500 autodichiarazioni acquisite fin ora durante i controlli per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica e per limitare il contagio, nel rispetto degli obblighi previsti dalle disposizioni ministeriali e regionali. 
Si tratta di un’attività controllo seria che si sta facendo in maniera incrociata con tutti gli uffici territoriali, un’impegno condiviso con tutte le forze dell’ordine che  mette in luce l’importanza di quel modulo che spesso viene compilato velocemente senza pensare al suo contenuto, oppure indicando genericamente una motivazione che non corrisponde al vero. Stiamo parlando di una dichiarazione formale, resa ad un publico ufficiale,  pertanto è necessario assumersi tutte le responsabilità delle informazioni che in quel semplice foglio, vengono inserite. 
Dal matching dei dati, solo nella giornata di ieri, sono state fatte combaciare le informazioni  contenute in 1050 autocertificazioni con  le  banche dati messe a disposizione dagli uffici dell’AUSL, da tutti gli altri enti pubblici del territorio regionale e dai datori di lavoro. Un confronto da cui sono emerse oltre 30 violazioni amministrative: sanzioni fatte a persone che hanno dichiarato di uscire per fare la spesa ma si trovavano molto lontano da casa, fuori dal proprio comune, oppure adducendo motivazioni poi rivelatesi non ammissibili. In più è stata fatta anche una denuncia all’art 650 del Codice Penale, che ha comportato anche le prescritte segnalazioni all’AUSL in quanto due persone, appena rientrate dall’estero, non si erano messe nella prescritta  quarantena, come disposto dalle direttive ministeriali di questi giorni. 
Ricordiamo che è fondamentale, per limitare il contagio della pandemia e garantire ai reparti intensivi di gestire gli ammalati di COVID, rispettare tutte le disposizioni ministeriali che invitano i cittadini a rimanere nel proprio domicilio e nel caso sia necessario uscire,  compilare il modulo di autocertificazione in maniera responsabile e coerente con le urgenze previste nelle motivazioni. Il rischio è una sanzione amministrativa, quando si dichiarano motivazioni futili o non previste dalla casistica elencata nel modulo,  o peggio, una denuncia penale nel caso si indichino informazioni false sia in riferimento alle motivazioni,  che per quanto riguarda le proprie generalità . 
“Questi controlli sono un'attività necessaria e doverosa - ribadisce Sadegholvaad Jamil, Assessore alla sicurezza e igiene pubblica - che intensificheremo nei prossimi giorni, parallelamente all'incremento dei controlli su strada previsti per la settimana di Pasqua,  con tutte le altre Forze dell’Ordine.” 

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 16:36