Protagonista della più infiammata stagione d’avanguardia di fine Novecento, il flautista Roberto Fabbriciani presenta giovedì 8 agosto - ore 21.30 - un progetto esclusivo per la Sagra Musicale Malatestiana: The flute experience, alla Sala Ressi del Teatro Galli e con la regia del suono curata da Alvise Vidolin.
Il programma della serata spazia dalla Musica su due dimensioni per flauto e nastro magnetico di Bruno Maderna alla celebre Sequenza I per flauto solo di Luciano Berio, toccando opere di altri maestri del Novecento come Franco Donatoni, Aldo Clementi, György Kurtág, per culminare nell’esecuzione di Das atmende Klarsein composta espressamente da un rivoluzionario del suono come Luigi Nono.
“Penso che ogni epoca ha cambiato il suono della musica - dice Roberto Fabbriciani - e nel nostro tempo, questo è avvenuto quando è stato influenzato dall’atonalità e dallo sviluppo delle tecniche e degli effetti strumentali. Importanti compositori hanno guardato avanti, grazie al modo di immaginare il suono. Strumento per sua natura monodico e cantabile, il flauto è diventato pieno di risonanze e qualcosa è anche cambiato nella prospettiva dei compositori.”
Fin dagli esordi di una carriera internazionale, Roberto Fabbriciani entrò in contatto con il mondo della composizione contemporanea diventando un punto di riferimento per generazioni di musicisti. Ricerca e sperimentazione lo condussero ad inventare uno strumento come il flauto iperbasso: strumento di dimensioni ciclopiche capace di produrre vibrazioni e suoni al limite della percezione uditiva.