Un passaggio che arriva alla vigilia di importanti novità che si stanno delineando su piano nazionale, come ha spiegato lassessore al bilancio Gian Luca Brasini, e che avranno un notevole impatto sui conti dei Comuni, a partire dallintroduzione del bilancio armonizzato per gli enti locali, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015 e che di fatto avvicinerà di più il bilancio di un comune a quello di unazienda. Altra novità che attendiamo è la riforma del catasto, che speriamo porti ad una revisione complessiva ed equa dei valori catastali, alla luce della crisi del mercato immobiliare che stiamo attraversando. La riforma che attendiamo di più è però lannunciata local tax, che finalmente potrebbe andare incontro a quello che chiediamo da sempre: restituire ai Comuni la piena autonomia finanziaria, in modo tale che i cittadini possano capire con chiarezza quali servizi il Comune fornisce attraverso le tasse che pagano direttamente allAmministrazione.
Entrando nel merito dellassestamento di bilancio, per quanto riguarda la parte corrente si assiste ad una diminuzione del gettito delle imposte locali, con un calo di 1,9 milioni di Imu incassata spiega lassessore Brasini Una calo dovuto principalmente a tre motivi: innanzitutto la crisi, che continua a farsi sentire e che adesso colpisce anche quelle imprese che finora avevano retto il colpo. La seconda ragione è legata ai cosiddetti immobile merce, ovvero gli immobili invenduti, che lAmministrazione ha scelto di non tassare, così come si è ridotto il valore delle aree edificabili. Infine, non dimentichiamo che lo Stato si è trattenuto quasi 500mila euro attraverso il fondo di solidarietà comunale. In sintesi, dal 2012 al 2014 il gettito derivante da tributi di natura patrimoniale nel Comune di Rimini è calato del 5% (-10% sulla prima casa).
Note positive arrivano invece dalla parte straordinaria. Uno dei motivi di orgoglio dei bilanci degli ultimi anni è la fortissima riduzione del debito che abbiamo messo in campo, con circa 38 milioni di debito estinto dal nostro insediamento. Questo ci permette oggi di creare gli spazi finanziari per accedere ad un mutuo flessibile per 18,2 milioni a finanziamento di una delle opere principali inserite nel Piano di salvaguardia della balneazione, la realizzazione della vasca Kennedy. In un contesto di crisi, in cui le entrate di parte straordinaria non esistono quasi più, siamo comunque riusciti ad estinguere 20 milioni di debito e a trovare lo spazio per finanziare una delle opere più importanti per il futuro della città. Non solo, lanossia dei trasferimenti statali coincide a Rimini con un altissimo tasso di investimenti in opere pubbliche che avranno impatti positivi e consistenti sul futuro della città, generando lavoro nel presente.