Toccherà quindi a Federconsumatori Rimini realizzare la soluzione proposta in ordine agli obiettivi del progetto: un’azione che metta in campo misure di prossimità adeguate a fornire alle persone anziane consiglio, supporto ed aiuto nell’ipotesi o comunque nell’immediatezza del rischio di truffa. Un rischio - a danno di persone anziane - che viene intentato o compiuto con l’utilizzo di diversi accorgimenti come anche telefonate di presunte fughe di gas, di acqua o cedimenti strutturali - soprattutto verso chi vive una condizione isolamento relazionale e sociale. Una condizione che la pandemia Covid 19 ha amplificato esponendo e mettendo ancora più a rischio le fasce deboli della popolazione.
Diverse sono le azioni previste dal progetto:
- una campagna comunicativa attraverso redazione stampa e distribuzione capillare di depliant che punti a informare sul rischio delle truffe sulle modalità più appropriate per scongiurarle. La campagna avrà anche una versione social;
- organizzazione di incontri in estate con esperti, negli spazi aperti dei 13 centri anziani del distretto sanitario Nord, avendo la possibilità di svolgere eventuali incontri a distanza
- allestimento di un numero telefonico, gestito dal personale di Federconsumatori, già formato sul problema, e dunque competente ad approcciare segnalazioni e gestione operative a tutela e a sostegno dell’anziano;
- interventi di supporto legale e psicologico, attraverso l’istituzione di uno sportello settimanale a Rimini, Santarcangelo, Villa Verucchio e Novafeltria, forniti successivamente al verificarsi della truffa che sia andata a compimento oppure solo tentata.
Il progetto ha un costo di 27 mila euro, interamente finanziato con un contributo del Ministro dell’Interno, attraverso il “Fondo per la prevenzione ed il contrasto delle truffe agli anziani.
“E’ un progetto - sottolinea Gloria Lisi Vicesindaco del Comune di Rimini - che punta a proteggere proprio chi vive in una condizione di progressivo isolamento relazionale e sociale, aggravata nell’ultimo anno dalla pandemia. Sono atti criminali sempre più fantasiosi e raffinati, che ricorrono fino anche a travisamenti di difficile smascheramento, sulle emergenze domestiche, sfruttando la naturale preoccupazione degli anziani che sono, in questo senso, la fascia più debole della popolazione. Le azioni messe in campo andranno, dal percorso di prevenzione informativo, fino ad una consulenza per il supporto legale e psicologico. Un progetto che si realizza grazie alla Prefettura, che ci ha dato la possibilità di accedere al contributo.”