Numerosi i cittadini presenti alla festa inaugurale del nuovo luogo identitario riqualificato.
Si è svolta ieri, con una partecipatissima festa, la cerimonia inaugurale della nuova area archeologica del ponte di San Vito. Un momento di grande condivisione a cui hanno partecipato, oltre a numerosi cittadini e residenti, anche il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, la sindaca del Comune di San Mauro Luciana Garbuglia e l’assessore delegato per il Comune di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, per la posizione di confine che caratterizza San Vito e la presidente della Banca Malatestiana, Enrica Cavalli.
Una festa, voluta per accogliere la nascita di un altro luogo simbolico e identitario della città, organizzata dalla pro loco di San Vito insieme alla parrocchia e Anthea. La nuova area archeologica del ponte di San Vito è stata riqualificata grazie al progetto che ha portato alla valorizzazione del ponte romano, del suo ruolo storico. Fra gli interventi, anche la realizzazione di un percorso ad anello in grado di unire le rovine del ponte, l’antico tracciato della via Emilia e il fiume Uso. Una nuova pavimentazione, panchine, aiuole valorizzano la via che dal sagrato della chiesa dei santi Vito e Modesto conduce all’area del ponte, con un sistema di illuminazione che ne consente la fruizione anche notturna.
Il sito restituito alla città è stato realizzato dal Comune di Rimini attraverso Anthea e sostenuto dalla Banca Malatestiana, con il vaglio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
“È per me motivo di grande orgoglio presenziare all’inaugurazione di questo sito, così caro alla Banca – dichiara il Presidente di Banca Malatestiana Enrica Cavalli - Proprio qui vicino, la Banca ha messo le sue radici e mosso i primi passi, coltivando costantemente i valori del credito cooperativo.Una banca che da sempre opera per promuovere e sostenere lo sviluppo a livello locale, con lo spirito di collaborazione, solidarietà e presenza verso la comunità di riferimento. Questi sono i valori che ci hanno spinto a sostenere questa importante opera di riqualificazione. Un’opera all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale, non limitata al solo restauro dell’antico ponte, protagonista e punto di riferimento di un’area vicina al cuore dei cittadini, ma che valorizza anche il ruolo storico del sito archeologico e i suoi legami con gli elementi territoriali e sociali che lo circondano.”
“Questo progetto - dichiara il sindaco Jamil Sadegholvaad - è stato voluto proprio con l’obbiettivo di valorizzare l’area archeologica del ponte di San Vito, attraverso la riscoperta del suo ruolo storico e dei legami con gli elementi territoriali che lo circondano, sviluppandone le fruizioni attraverso un insieme di interventi. La festa di ieri molto partecipata ha dimostrato ancora una volta quanto la comunità sia coinvolta e interessata a progetti come questi, che sono in grado non solo di riqualificare e rendere più bello un luogo storico, ma restituiscono simbolicamente un’appartenenza identitaria importante per mantenere vivo il senso di comunità”