Eventincentro anche per il 2013 è riuscita a creare un contenitore culturale nellarea dellArco dAugusto che vedrà la realizzazione di balletti per 10 serate e lallestimento di due mostre di pittura e fotografiche dedicate allarte tersicorea.
Ledizione 2013 vedrà la presenza di 52 scuole e compagnie di danza che metteranno in scena balletti di danza moderna, classica e contemporanea e danza etnica (africana, caraibica, flamenco, folk romagnole, orientale, capoeira, country, tango argentino, danza tribale, pololari dei paesi est)
Lo spettacolo di apertura I cigni selvatici con la regia di Arturo Cannistrà prende ispirazione da un racconto dello scrittore Hans Christian Andersen. I temi attraverso i quali si snoda il racconto sono sette, e diventano altrettante rotte ove dirigere la re-interpretazione della storia.Il luogo è un non tempo ; parte dal presente per andare ad attingere al passato e per poi proiettarsi nel futuro, in una ambientazione in stile Fantasy, spesso proposta nella cinematografia attuale .
Dal gemellaggio con il Festival dei giovani e dei Bambini di Praga nelle serate del martedì 16 e mercoledì 17 si esibiranno sul palco gli artisti delle compagnie di danza provenienti dalla Russia e Ucraina che metteranno in scena danze popolari di notevole rilievo.
Fanno da cornice agli spettacoli le due mostre di pittura e fotografica dedicate allarte tersicorea che rimarranno esposte per tutta lestate nellarea dellArco per tutta lestaterimarranno esposte due mostre dedicate allarte tersicorea:
- la mostra di pittura Volteggiando sulle note in cui è possibile ammirare le opere di 12 artisti riminesi che hanno voluto rendere omaggio al mondo della danza;
- la mostra fotografica Danza in studio di Francesco Grillo che ha immortalato nel suo obiettivo le performance di ballerini nellambito della danza moderna e hip hop
Lingresso agli spettacoli è gratuito.
Inizio spettacoli ore 21,00
Orario prove dalle 17,30
Il programma della manifestazione è consultabile sul sito web www.arcoindanza.it
Mostra di pittura Volteggiando sulle note
Le relazioni tra la pittura e la danza sono antiche: dagli affreschi di Pompei fino a Watteau passando da Poussin la pittura ne ha sempre riportato le immagini. Tuttavia solo nel XIX secolo i pittori danno a tale rappresentazioni nuovi valori è precursore è Edgar Degas il pittore delle ballerine che nel 1870 con il dipinto Musiciens à lorchestre sceglie per la prima volta come soggetto un balletto.
Ed è per questo che dopo linteresse dimostrato dalla mostra 2012 si è voluto dare spazio al rapporto tra la pittura e alla danza con la mostra Volteggiando sulle note che sarà visitabile fino a metà settembre nellarea verde dellArco dAugusto.
I dodici pittori riminesi, da anni presenti nelle diverse manifestazioni del territorio, si caratterizzano nel porre sovente al centro del loro interesse la figura, luomo con le sue emozioni e i suoi sentimenti nei molteplici aspetti che la vita stessa suscita; con le loro opere, spaziando tra vari stili e tecniche, hanno plasmato la materia con naturalezza attraverso gli occhi della mente e del cuore.
Nellincontrare la danza e i suoi personaggi si soffermano come a cogliere un alito di vento meraviglioso e unico:ora esaltando unelevazione, ora sottolineando la semplicità e la grandezza al tempo stesso di un gesto,ora descrivendo le pieghe di un costume e i suoi colori ,o la poesia di un volto, di una movenza o lincanto di un passo.
Certo è che i dodici pittori, pur con sguardi differenti,ma animo sensibile e professionalità riescono a donare allarte tersicorea palcoscenici intimistici ed intense atmosfere.
I pittori che espongono allArco sono: Accorsi Raffaella, Albani Daniela, Aureli Giovanni, Balducci Irene, Brolli Lidia, Drudi Francesca, Guidi Cristiana, Maneglia Enzo, Panigalli Rosita, Pavolucci Fabrizio, Scatassi Rosanna, Tura Annamaria.
Mostra fotografica Danza in studio
Con la mostra fotografica "Danza in studio " Francesco Grillo rende omaggio alla danza contemporanea, classica e moderna.
Il vero fascino della fotografia di danza in studio sta nel fatto che essa rappresenta il momento più intimo di un danzatore con se stesso. Le venti immagini immoralano i danzatori nellattimo della massima tensione del movimento che sembra non avere mai fine.
Le fotografie raccontano la danza, linsieme ritmico dei tanti movimenti espressi dai corpi; fermano la frazione di un istante, la potenza di una elevazione, la combinazione dei passi. Volti e ritratti. Il sorriso e la fatica.
Francesco Grillo fotografo inizia a dedicarsi alla fotografia, intesa come rappresentazione dell'umano, definendola la voce universale del cuore che esprime l'essenza dell'uomo nel reale. Lo studio del corpo e l'analisi dei canoni estetici, lo porta a quello che definisce il suo grande amore da un punto di vista fotografico: la danza. Il movimento, l'espressività, le condizioni estreme di scatto abbinate alla necessità di rappresentare in maniera artistica il gesto tecnico di danza sono le condizioni che lo migliorano e lo specializzano per arrivare ad essere capace di comunicare in qualsiasi condizione il vero messaggio del corpo