Quello del 14 settembre è un appuntamento molto atteso da tutto il mondo scolastico e da un’intera comunità.
Dopo l’esperienza della pandemia, che necessariamente ha trasformato tante abitudini e modi di operare, anche il mondo della scuola riminese aspetta di sapere come si dovranno svolgere le lezioni in aula.
E’ stato questo il tema, che nelle ultime settimane, ha tenuto molto impegnato il Settore Educativo del Comune di Rimini che, sin dalla metà del mese di giugno, ha iniziato a lavorare per individuare le criticità e le possibili soluzioni da mettere in campo, al fine di una ripartenza delle scuole nella massima sicurezza.
Un’ analisi mirata alla progettazione della ripartenza e ad una riflessione condivisa dal punto di vista organizzativo e didattico, che ha anticipato di gran lunga i tempi e le direttive, giunte poi dal Ministero dell’Istruzione con l’approvazione del “Piano scuola 2020-2021”, il “documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione”. Il percorso di confronto, promosso dal settore Educativo e dal Dipartimento Territorio Ambiente - Settore Facility e Management del Comune di Rimini, iniziato poco dopo il lockdown, ha messo in poco tempo, intorno ad un tavolo, tutte le istituzioni scolastiche per affrontare le criticità del covid e la riapertura di settembre. Assessori, tecnici, dirigenti del comune, referenti di plesso e dirigenti scolastici degli istituti delle scuole elementari e medie del territorio comunale, che si sono attivati per confrontarsi, valutare rischi, pianificare soluzioni e lavori da fare.
Sono state diverse le Conferenze di Servizio necessarie ad individuare un layout delle aule di tutte le scuole per verificare - in riferimento ai parametri indicati dal Ministero e dal Comitato Tecnico Scientifico - quali accorgimenti strutturali e organizzativi mettere in atto per accogliere in sicurezza gli studenti per ciascun Istituto. Un lavoro importante, che si concluderà martedì prossimo 28 luglio con l’ultimo incontro, che ha anticipato i tempi e le disposizioni giunte poi dal MIUR e dal provveditore Regionale, i quali hanno disposto definitivamente - come parametri ufficiali di sicurezza - la distanza di 1 metro dalla bocca e di 2 metri dal docente al bambino. Dalla prossima settimana partiranno i lavori di adeguamento che sono stati stabiliti, in tutte le scuole. A tale scopo sono state prodotte le planimetrie delle aule di tutte le scuole elementari e medie presenti sul territorio e consegnate ai dirigenti scolastici, come nell’esempio del rendering che mostra il lavoro fatto per ogni aula in cui è previsto 1 metro da bambino a bambino e la distanza di 1,20 mt tra una fila e l’altra che è stata stabilita in maniera precauzionale .
Contestualmente a questo percorso organizzativo il Comune di Rimini è stato uno dei primi enti in Italia a partecipare al bando europeo, promosso dal Ministero per la distribuzione di fondi da destinare ai lavori e agli arredi dopo l'emergenza sanitaria. Una partecipazione che ha consentito l’assegnazione di 670 mila euro che verrano destinati a questi lavori.
“Sul fonte della sicurezza per la riapertura delle scuole - sottolinea l’Assessore ai Servizi Educativi Mattia Morolli - il Comune di Rimini non ha indugiato un secondo. Sono state messe tante energie in campo per arrivare subito al risultato in maniera tempestiva, anticipando anche le direttive del Ministero. Nonostante che tempi per stabilire la linea d’azione, fossero molto limitati - perché iniziare i lavori adesso a fine luglio chiaramente non ci agevola - il Comune di Rimini è stato sempre sul pezzo ed è riuscito a chiudere in tempi record la necessaria e obbligatoria fase delle conferenze di servizio, prima di iniziare lavori che sono in partenza la prossima settimana. Dobbiamo garantire un ritorno alla normalità in totale sicurezza. Questa efficace fase di riflessione organizzativa, messa in atto con l’aiuto di tanti attori fra cui tutte le scuole che sono state coinvolte, ha messo in luce il valore degli ambiti dell’autonomia scolastica che si confermano spazi di coordinamento utili a coinvolgere tutti e a rinnovare quello che è patto di corresponsabilità educativa.”