Alla prima mondiale in sala Volpi farà seguito alle 21 quella nel giardino dell’ex Palazzo del Casinò – ingresso libero - presentata dal regista Giuseppe Tornatore, che ha voluto essere presente da protagonista, a 40 anni dall'Oscar del film-simbolo dell’universo felliniano, all’eccezionale momento che fa rinascere il capolavoro di Federico Fellini che ha proiettato Rimini nella dimensione del mito, facendo di questa piccola provincia una regione dell'anima.

Un progetto di restauro ambizioso e sognato per molto tempo con cui è restituita la bellezza originaria alle scene e ai costumi di Danilo Donati, alla luce e ai colori di Giuseppe Rotunno, numi tutelari di un’epoca d’oro del cinema italiano che assieme a quelli degli inseparabili Tonino Guerra e Nino Rota hanno fatto di Amarcord un film capace di conquistare un posto del tutto speciale nell’immaginario di intere generazioni.

Un risultato raggiunto grazie all’incontro e alla passione di molti, dalla Cineteca di Bologna a Yoox.com, da Warner Bros., a Cristaldi Film, al Comune di Rimini.

“Un’adesione al progetto – ha commentato il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – che ci ha subito entusiasmato perché intercetta la serie di progetti di riappropriazione del cinema di Fellini e della sua memoria come elemento fondamentale dell'identità della città che ha nella prospettiva dell’inaugurazione del Cinema Fulgor completamente ristrutturato nella primavera del prossimo anno il suo perno. Un momento straordinario per Rimini che sarà in grado degnamente di onorare la figura del Maestro colmando la leggendaria ‘frattura’ tra Federico Fellini e la sua città, ritrovando nei colori ‘riscoperti’ dal restauro il senso e i contorni di un’identità collettiva di cui la comunità riminese oggi ha più bisogno di ieri.”

La proiezione della versione restaurata di Amarcord è in programma domenica 6 settembre alle ore 22 nella sala Darsena.