Uniniziativa che dopo i primi due appuntamenti in programma lunedì 2 giugno, alle ore 15 e alle ore 16, avrà una sua cadenza settimanale nel pomeriggio di tutti i giovedì, quando il personale dellUfficio relazioni con il pubblico accompagnerà i cittadini e i turisti, gratuitamente, in un itinerario storico-artistico ma anche civico, per conoscere dallinterno gli antichi palazzi comunali dellArengo, del Podestà e Garampi, la loro storia e la loro vita.
Ci è sembrato bello ha detto lassessore ai Servizi generali Irina Imola che ha promosso liniziativa offrire a riminesi e turisti lopportunità di questo viaggio nei luoghi e nei palazzi pubblici comunali. Lopportunità di una visita non solo casuale come può essere avvenuto per una mostra, per un incontro, ma di conoscenza più profonda perché è proprio in questi luoghi, in questi palazzi che si affacciano sullantica piazza della Fontana che da sempre è stata il fulcro della città medievale e moderna, che la comunità riminese ha preso le decisioni più importanti per la propria storia e i propri destini. Unopportunità che ha, naturalmente, anche un valore simbolico, legato ai valori dapertura e partecipazione propri di questa amministrazione.
Dopo le visite inaugurali in programma alle ore 15 e alle ore 16 di lunedì 2 giugno (sono aperte le prenotazioni) il percorso Alla scoperta della Casa Comune, realizzato sulla base della ricerca storica di Francesca Minak, sarà riproposto ogni giovedì con appuntamento presso lURP, in piazza Cavour 29, alle ore 16.45.
La partecipazione è gratuita previa prenotazione telefonando allo 0541/704704 o scrivendo a urp@comune.rimini.it
dal flyer che promuove la visita:
Le antiche origini di Rimini sono testimoniate da evidenze archeologiche che sono il simbolo della città stessa: lArco di Augusto, il Ponte di Tiberio, e scoperta più recente, la Domus del chirurgo.
Anche il Tempio Malatestiano e Castel Sismondo, segni monumentali lasciati dalla Signoria di Sigismondo Pandolfo Malatesta a metà del 400, rivelano ai nostri occhi il fermento artistico dovuto al suo mecenatismo.
Una storia meno nota ma altrettanto affascinante raccontano i monumenti che si affacciano sulla piazza della Fontana - attuale piazza Cavour - fulcro della vita economica e politica della città medievale e moderna: la storia del libero Comune di Rimini, riconosciuto ufficialmente dallimperatore Federico Barbarossa nel 1157.
Il nostro percorso vuole essere un itinerario storico-artistico, ma anche civico per conoscere anche dallinterno la storia e la vita, anche attuale, degli antichi palazzi comunali dellArengo, del Podestà e Garampi, ancora oggi sede del Comune.
In origine per decidere su questioni di interesse generale, i notabili si riunivano allinterno della cattedrale di Santa Colomba - di cui oggi rimangono solo pochi resti della torre campanaria - ma ben presto la comunità sentì il bisogno di dotarsi a questo scopo di un Palatium Comunis, il palazzo dellArengo, che venne eretto tra il 1204 e il 1207.
Ledificio si articolava in un ampio salone al piano superiore nel quale si riuniva il Consiglio del popolo e in un porticato ad archi a sesto acuto al piano terreno, dove i notai tenevano i loro banchi e veniva amministrata pubblicamente la giustizia. La torre campanaria fu aggiunta nel 1296, le sue campane annunciavano le riunioni, le condanne, la guerra.
I restauri seguiti ai terremoti del 1562 e del 1672 ne cambiarono il volto, mentre il terremoto del 1916 fece ricomparire frammenti della merlatura e delle polifore originali.
A Gaspare Rastelli tra il 1919 e il 1925 si deve il rifacimento delledificio in forme neogotiche ispirate agli elementi originali riemersi.
Intorno al 1334 accanto allArengo venne eretto il palazzo del Podestà con funzioni squisitamente residenziali. Laspetto moderno con la facciata ad arcate a sesto acuto prospettanti la piazza Cavour è dovuto ai restauri del Rastelli, che replicò gli archi originali che guardavano sul retro delledificio.
A partire dal 1562 iniziarono i lavori per lampliamento del palazzo del Comune, che da una parte si spingeva fino alla via Maestra - attuale Corso dAugusto - con un loggiato ad otto archi a tutto sesto e dallaltra si raccordava al preesistente palazzo dellArengo tramite un imponente portale dingresso.
Il giovedì santo del 1672 un terribile terremoto fece crollare parte del palazzo che venne ricostruito nel 1687 da Francesco Garampi da cui prese poi il nome. Fu infine restaurato dopo i bombardamenti del 1944 che lo danneggiarono gravemente.
Attualmente il palazzo è sede della residenza municipale dove si riunisce settimanalmente la Giunta comunale.