Il metodo è trasparente: come abbiamo fatto in tutti questi anni con RiminiFiera poi IEG, prima di tutto è necessario definire le condizioni per una concreta fattibilità dell’obiettivo. I nostri intenti sono stati in ogni passaggio dichiarati, leggibili, alla luce del sole: dall’aggregazione con la Fiera di Vicenza, fino allo sviluppo dei piani industriali che ci hanno permesso il collocamento in Borsa.
Al netto della crisi veicolata dala pandemia sul mercato mondiale, le perfomance standard di IEG sono costantemente, in assoluto, state tra le prime nel panorama fieristico italiano. E lo stesso, va detto, per la fiera di Bologna. Verificare le strade comuni per essere tra i leader europei in ambito fieristico è una prospettiva alta e forte, dunque condivisibile.
Mi sono sentito con il sindaco di Bologna, Virginio Merola, e torneremo a sentirci a breve perché il processo aggregativo possa trovare le condizioni per una sua realizzazione. E che, se individuate, possa avere tempi certi e veloci. Il nostro lavoro sarà, come sempre dichiarato, leggibile, trasparente e fondato sulle ricerca dell’interesse vero e delle convenienze certe che possa produrre in termini economici e occupazionali."
“Credo che sia nell’interesse di Bologna e Rimini, come d’altra parte della regione Emilia Romagna, di verificare appieno tutte gli strumenti e le opportunità di sviluppo industriale, economico, occupazionale per un possibile, anzi auspicabile, percorso aggregativo delle nostre Fiere.
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