E’ avvenuto ieri “il passaggio della stecca” tra Milano e Rimini per l’organizzazione della prossima Adunata Nazionale degli Alpini, prevista nel 2020 dall’8 al 10 maggio.
Il simbolo delle “Penne Nere”, consegnato nelle mani dell’Ass.re Mattia Morolli, presente al raduno di Milano con un delegazione del Comune di Rimini, è ora passato all’Ass.ne “Nazionale Alpini Sezione Bolognese-Romagnola” a cui spetta il compito dei coordinare l’organizzazione della 93esima Adunata Nazionale, assieme ad un comitato di cui farà parte anche il Comune di Rimini.
Si tratta di un evento straordinario che a Milano, per la 92esima edizione, ha visto marciare 100mila alpini e ha attirato in città 500 mila persone. Da sempre la parata dei cappelli con la penne nere ha attratto attenzione e interesse fra i cittadini, residenti e turisti. Bande, fanfare, militari in sfilata, reduci della seconda guerra mondiale, divise storiche, autorità e tricolori appesi ai balconi, la parata degli alpini, con oltre 100 sezioni, italiane e straniere, sfila da decenni nelle strade delle città italiane, portando in strada l’orgoglio e la fratellanza di uno dei corpi militari più rappresentativi dei valori della comunità.
Con la consegna della stecca, avvenuta ieri a Milano, si è ufficialmente attivata il ‘countdown’ della macchina organizzativa che vede impegnati, per i prossimi 12 mesi, il Comune di Rimini, l’Associazioni Nazionale Alpini e i tutti i parter del territorio che sono interessati a gestire un evento così importante. Il comitato organizzativo, che si formerà nelle prossime settimane, dovrà occuparsi dei tanti aspetti che rendono questa manifestazione nazionale così imponente: dalla cittadella degli alpini, al villaggio, dal percorso della parata all’ospitalità.
“Aspetti fondamentali - è la dichiarazione dell’amministrazione comunale - che la città di Rimini ha già dimostrato di saper gestire con professionalità e grande spirito d’accoglienza. Si tratta di un evento eccezionale e meraviglioso, che darà lustro alla nostra comunità, non solo nelle giornate di effettivo svolgimento. Occorre che la macchina organizzativa sia efficiente e efficace e dunque…via subito al lavoro!”.