Gli ulivi, con un’età fra i 20 e i 70 anni, provengono da una donazione che la famiglia Mini, titolare dello stabilimento Galvanina, che ha voluto fare alla Città attraverso il Comune di Rimini.
“Una donazione che abbiamo accettato con immenso piacere – ha commentato l’assessore all’Identità dei luoghi Massimo Pulini - perché non solo – e già questo basterebbe – diamo nuova vita e un futuro a degli alberi, ma anche perché la loro storia si lega con quella propria di questi luoghi continuandone a farne parte, anzi ad esaltarne la bellezza e la poesia del Colle di Covignano. E’ la continuazione di un progetto – quello dell’Identità dei luoghi – su cui siamo impegnati da inizio legislatura e che oggi si arricchisce grazie alla sensibilità di un privato e che, per questo, come amministrazione ringraziamo.”
E’ all’interno della nuova rotatoria di via Covignano con via Santa Cristina e via Leoni infatti, realizzata nel quadro delle opere compensative dell’autostrada A14, che sono stati posizionati i primi dieci ulivi. Altri due hanno invece trovato collocazione in una aiuola ai margini, mentre quattro piante sono state trapiantate nella rotonda di via della Grotta Rossa all’intersezione con via Leoni.
“Fare di Covignano un distretto del bio – spiegano Patrizia e Rino Mini titolari della Galvanina spa che, oltre alla donazione si è fatta carico di tutte le spese necessarie per estirparle, trasportarle e ripiantarle, oltre che della semina del prato - è un’ottima idea e volentieri abbiamo offerto alla città queste preziose piante, così da abbellire quelle che possiamo considerare la porta di accesso ad una zona di Rimini contraddistinta dalla qualità della produzione”.
Oltre alle vigne, infatti, gli ulivi storicamente hanno abbellito il colle di Covignano e nella memoria dei riminesi sono associati al colle, dove ora è previsto un progetto per valorizzare le varie imprese impegnate nella produzione biologica, fra le quali Galvanina, che esporta in tutto il mondo.
Entrate nella proprietà del Comune di Rimini le rotatorie e le relative piante saranno gestite da Anthea che ne curerà la manutenzione.