Saranno 800 le famiglie riminesi che - attraverso un indennizzo forfettario di 50 euro a studente - usufruiranno dei rimborsi per il trasporto scolastico, relativamente al periodo di sospensione del servizio dovuto alla pandemia sanitaria.
Un intervento reso possibile grazie alle risorse, più di 40 mila euro, messe a disposizione dal Comune di Rimini.
Nello specifico, il rimborso riguarda la sospensione del servizio di trasporto scolastico, dovuto alla sospensione delle attività didattiche (a causa della pandemia sanitaria) delle scuole nel periodo che va dal 24 febbraio al 30 giugno 2020. Le risorse stanziate dal Comune di Rimini saranno così utilizzate per riconoscere agli utenti del servizio un parziale ristoro dell’abbonamento relativo all’anno scolastico 2019/2020, quantificato forfettariamente in 50 euro per ogni singolo abbonamento.
La compensazione avviene attraverso due diverse modalità. La prima, già effettuata, riguarda la riduzione del costo per le famiglie che hanno sottoscritto un abbonamento anche per l’anno scolastico in corso (tramite rimborso del Comune di Rimini direttamente a Start Romagna); la seconda, per le famiglie degli studenti che non hanno rinnovato l’abbonamento anche per l’anno scolastico in corso, attraverso un bonifico.
“Il trasporto scolastico – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – più di altri, ha subito le conseguenze negative della pandemia sanitaria. Con queste misure di diritto allo studio andiamo a sostenere concretamente quelle famiglie che, per i motivi ormai noti, non hanno potuto usufruire a pieno del servizio che avevano pagato. Non solo chi, tramite il rinnovo dell’abbonamento, ha già ricevuto uno sconto applicato al nuovo servizio, ma anche a chi, o perché finito il ciclo scolastico, o perché ha preferito fare altre scelte, non ha sottoscritto un nuovo abbonamento. Questo per dare a tutti le stesse opportunità e servizi. Grazie all’ascolto costante delle scuole, delle famiglie, e degli uffici, stiamo cercando di potenziare i nostri strumenti di diritto allo studio, adeguandoli, in maniera flessibile e dinamica, alle nuove esigenze e ai bisogni emergenti”.