Domenica 20 novembre al Teatro Galli il primo convegno internazionale sui prigionieri ebrei che furono costretti a lavorare nelle camere a gas

“Testimoni dello sterminio. I prigionieri ebrei dei Sonderkommando”,  nell’anno in cui ricorre il decimo anno della scomparsa di Shlomo Venezia.

Data di pubblicazione

Non poteva che tenersi a Rimini il primo convegno di studi sui Sonderkommando, “Testimoni dello sterminio. I prigionieri ebrei dei Sonderkommando”, per il legame forte che la città ha avuto con Shlomo Venezia, i tanti viaggi ad Auschwitz, organizzati dal Comune di Rimini con insegnanti e studenti di Rimini, ai quali Shlomo ha partecipato, portando sempre la straordinaria tangibile testimonianza dei suoi tragici ricordi. Ma anche per le volte in cui è venuto a Rimini per partecipare a convegni e raccontare la sua terribile storia.

Nell’anno in cui ricorre il decimo anno della sua scomparsa, la città di Rimini lo ricorda, con un evento di eccezionale livello accademico, aperto a tutti che si svolgerà domani - 20 novembre - al Teatro Galli. Una giornata di studi e di approfondimento storico sui prigionieri ebrei che furono costretti a lavorare nelle camere a gas dei centri di assassinio, non solo ad Auschwitz ma anche a Chelmno, Belzec, Sobibòr e Treblinka. 

Il convegno è promosso dal Comune di Rimini insieme alla Fondazione Museo della Shoah di Roma e al Mémorial de la Shoah di Parigi, con la collaborazione del Museo di Auschwitz e dell'Istituto storico della Resistenza di Rimini. Il simposio tratterà un capitolo di storia della Shoah molto poco conosciuto, mettendo a confronto relatori ed esperti di vari Paesi (Peter Klein, Igor Bartosik, Carlo Saletti, Laura Fontana) che affronteranno il tema da prospettive diverse, tra storia, memoria e letteratura. 

Testimoni dello sterminio, dal titolo scelto per il convegno, è una definizione che sottolinea la situazione tragicamente eccezionale di questo piccolo gruppo di detenuti, risparmiati solo temporaneamente dall'uccisione, ai quali le SS delegavano il compito peggiore: accompagnare le vittime al luogo della loro messa a morte, recuperare ogni oggetto di valore (denti, protesi, vestiti, scarpe, persino i capelli delle donne), seppellire o incenerire i cadaveri per far sparire ogni traccia del crimine. Obbligati ad un compito orribile, i Sonderkommando non avevano speranza di rimanere in vita, ma venivano periodicamente eliminati e sostituiti con altri prigionieri. 

Il giovane italiano Shlomo Venezia, perseguitato e deportato con la sua famiglia da Salonicco nel 1944 perché ebreo, fu scelto col fratello e un cugino per la squadra speciale di lavoro (Sonderkommando) assegnata ai grandi crematori di Birkenau dove ogni giorno venivano assassinate e incenerite diverse migliaia di famiglie ebree, tra cui anche 9000 persone catturate in Italia (Rodi compresa). Tra i pochissimi superstiti al mondo dei Sonderkommando, Shlomo Venezia, nel dopoguerra si ricostruisce una vita e una bellissima famiglia, scegliendo negli anni Novanta di dedicarsi alla testimonianza. 

Il programma della giornata di studi 


I SESSIONE 9.30-13

Saluti istituzionali

Jamil Sadegholvaad, Sindaco di Rimini 

Bruno Boyer, Responsabile Relazioni Internazionali del Mémorial de la Shoah di Parigi 

Oriana Maroni, Presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della Provincia di Rimini 

Shlomo Venezia: riflessi e riflessioni
Mario Venezia, Presidente Fondazione Museo della Shoah, Roma 

“Ebrei da lavoro” (Arbeitsjuden) in una piccola località di nome Kulmhof/Chelmno
 Peter Klein, Touro College Berlino 

Le fotografie clandestine del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau
Laura Fontana, Attività Educazione alla Memoria Comune di Rimini e Mémorial
de la Shoah Parigi 

Discussione 

 

II SESSIONE 15-17.30

Henryk Mandelbaum (1922-2008) and the Auschwitz Sonderkommando
Igor Bartosik, Auschwitz-Birkenau State Museum 

Gli uomini del bosco di betulle.
Il Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau e la sua intelligibilità
Carlo Saletti, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea 

Discussione e conclusioni 

Il convegno è aperto a tutti, con prenotazione obbligatoria tramite e-mail all’indirizzo informazionieprenotazioni@gmail.com 

Informazioni sul sito web dell’Attività Educazione alla Memoria Comune di Rimini - https:// memoria.comune.rimini.it/ - tel. 0541 704427-704292 - Istituto per la Storia della Resistenza Rimini, tel. 0541 24730.

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Ultimo aggiornamento

20/11/2024, 00:10