Percorso formativo per capire che rapporto stabilire con quello che ci sta attorno, per non alterare gli equilibri naturali e vivere in modo più sostenibile.
Hanno l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio, per promuovere la diffusione di una cultura ecosostenibile, partendo dalle generazioni più giovani che sono il futuro del pianeta.
È questa l’idea che c’è dietro ai percorsi di formazione ambientate organizzati da Petroltecnica che ha deciso di condurre gli studenti con visite guidate alle barriere “acchiappaplastiche” che l’azienda riminese stessa ha installato nell’invaso del Ponte di Tiberio e sul fiume Marecchia.
Si tratta di un'iniziativa molto importante che ha una valenza particolare dal punto di vista del coinvolgimento, soprattutto rivolta ai giovani, che potranno in questo modo approfondire la loro conoscenza legata all’impatto che ha la vita dell’uomo ha sulla natura e l’ambiente che lo circonda. Un percorso formativo per capire meglio quale rapporto sia necessario stabilire con tutto quello che ci sta attorno, per non alterare gli equilibri naturali e vivere quindi in modo più sostenibile.
Il progetto parte dalla conoscenza del ciclo di vita delle plastiche ed è strutturato con una parte teorica in aula e una parte in sito - open air - si divide in 3 fasi: lo studio dell’origine delle plastiche, dalla materia prima alla fabbricazione; la distribuzione e l’utilizzo delle plastiche; ed in fine il termine del ciclo di vita delle plastiche, in base alla piramide dei rifiuti cioè il recupero, ovvero il riutilizzo, il conferimento (plastiche contaminate termodistruzione) e la dispersione dell’ambiente.
I percorsi open air alle scolaresche, ideati come visita guidata alle barriere “acchiappaplastiche” prevedono l’escursione presso i due siti di Rimini dove Petroltecnica ha installato rispettivamente una barriera a protezione dell’invaso del Ponte di Tiberio e una barriera sul Marecchia, all’altezza di via Coletti, prima della foce del fiume. La visita prevede oltre alla spiegazione delle due attrezzature in loco - con focus su progettazione, realizzazione e funzionamento - anche tutto quello che riguarda la destinazione dei rifiuti raccolti.
Ricordiamo che - lo scorso agosto - l’Amministrazione comunale di Rimini, con il supporto finanziario della Regione Emilia Romagna ha accolto e sostenuto questo progetto sperimentale per l’installazione delle barriere galleggianti, proposto da Petroltecnica per la raccolta dei rifiuti in plastica sul fiume Marecchia.
Le barriere “acchiappaplastica”, che sono state già installate con successo anche in altre regione come il Lazio, sui fiumi Tevere ed Aniene sono in particolare sistemi di raccolta che sfruttano il moto della corrente per convogliare mediante gli elementi “barriera”, segregare e stivare all’interno di una sezione chiusa (“trappola”), i materiali plastici galleggianti dispersi nei corsi d’acqua. Il recupero delle plastiche viene effettuato manualmente in sicurezza dalla sponda del fiume, ed i rifiuti, confezionati in contenitori idonei ed etichettati, vengono conferiti negli impianti preposti.
Per tutte le informazioni legate ai percorsi formativi è possibile contattare Roberta Sapio, Relazioni Esterne di Petroltecnica al numero 340 7309362, oppure all'indirizzo mail roberta.sapio@petroltecnica.it