Giovani e teatro: al Galli l’iniziativa di chiusura della 14esima edizione del progetto “A teatro col Soroptimist”

Emozioni, riflessioni e domande sull’attualità nel percorso degli studenti alla scoperta della Stagione teatrale riminese

 

Data di pubblicazione

Come gli uccelli, così siamo condannati a volare tra i confini imposti dalla storia, dalle culture, dalle memorie. La libertà di un battito d’ali si scontra con la forza di un vento che spinge, talvolta, verso direzioni opposte. (…) Lo spettacolo ci invita a riflettere su quanto sia arduo, eppure necessario, il tentativo di superare le divisioni, per scoprire se esiste davvero una via d’uscita dal labirinto delle nostre identità ferite”. E’ un passaggio di una delle tante recensioni a Come gli uccelli di Wajdi Mouawad, uno degli spettacoli più applauditi della Stagione di prosa 2024/2025 del Teatro Galli e che più di altri ha acceso il dibattito tra i ragazzi e le ragazze protagoniste del progetto “A Teatro con il Soroptmist”, realizzato dal Soroptimist Club di Rimini in collaborazione con la Direzione Teatri del Comune di Rimini.

 

Giovedì pomeriggio la sala Ressi ha ospitato la consueta iniziativa di chiusura di un progetto che da 14 anni offre la possibilità ad un gruppo di studenti delle scuole superiori di avere in dono un abbonamento per assistere agli spettacoli della Stagione teatrale riminese. All’incontro pubblico hanno partecipato la presidente di Soroptimist Maria Dora Sisti, Benedetta Magnani referente del progetto, i dirigenti e i rappresentanti delle scuole superiori di Rimini, ma soprattutto i ragazzi e le ragazze coinvolti nell’iniziativa, che hanno restituito impressioni e commenti rispetto ad un percorso che nei mesi scorsi li ha portati a scoprire la storia e l'organizzazione del teatro e a cimentarsi nello scrivere recensioni degli spettacoli visti.

 

Un’esperienza che gli studenti hanno apprezzato, mostrando profondità e grande cura nell’analisi dei diversi lavori proposti. A suscitare attenzione e interesse è stato in particolare lo spettacolo Come gli uccelli di Wajdi Mouawad, incentrato sull’amore difficile tra una ragazza araba e un ragazzo ebreo: un argomento di drammatica attualità che ha scatenato negli studenti riflessioni, sentimenti, domande senza risposta. Una conferma della forza emozionale del teatro e del suo essere straordinario strumento per interrogarsi sul presente.

 

Gli studenti e le studentesse coinvolti: Virginia Anzivino, Davide Babboni, Sara D’Andrea (Liceo delle Scienze Umane); Alfredo Campagna, Cristian Cappuccini, Giorgia Ghinelli (I.T.C. R. Valturio);  Asia Cecchetti, Filippo Colucci, Giacomo Paltrinieri, Matteo Zavaglia (Liceo scientifico A. Einstein); Tommaso Franzolini, Diego Michelangeli, Sara Anna Paraniac (Liceo Classico Giulio Cesare M. Valgimigli); Sara Massari, Irene Mattioli (I.T.T. Marco Polo); Irene Mezzini, Filippo Zucconi (I.T.T.S. Belluzzi Da Vinci);  Yexin Zhou (Liceo Linguistico).

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Ultimo aggiornamento

22/04/2025, 12:24