Descrizione
La Congregazione delle Suore di Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa dette di Maria BAMBINA nasce il 21 Novembre 1832 a Lovere.
Le suore si occupano fin da subito dei poveri e dei malati accudendoli e prestando loro cure ed educazione.
Da allora la Congregazione si sviluppa in quattro continenti e oggi annovera circa 3000 religiose.
L’Istituto Maccolini nasce il 15 Ottobre 1900 grazie alla Signorina Anna Maccolini che decide di dedicare la sua vita alle “povere vecchie abbandonate” . Dice infatti nelle sue memorie: “la nostra città, così ricca di benefiche istituzioni che provvedono alle varie classi di bisognosi, infermi, orfani, pericolanti è priva di un ricovero per le vecchie…”
Con queste parole Anna Maccolini si unì ad altre dame di carità e creò il primo nucleo di assistenza. L’incontro di Anna Maccolini con le Suore di Maria Bambina avvenne nel 1902 dove Anna chiese alla madre generale, Suor Angela Ghezzi, un aiuto per portare avanti la Missione.
Nel 1905 la Madre Generale dell’Istituto permise che una suora della comunità del Seminario si recasse a visitare e confortare le “povere vecchie sole e abbandonate” ospiti del Ricovero. Nel 1909, poiché il Ricovero necessitava di una vigilanza assidua e un’assistenza completa, venne costituita una nuova comunità di religiose totalmente ed esclusivamente dedita alle ‘povere vecchie’.
Anna Maccolini condivise con le ricoverate la sua vita, ne fu la Direttrice per oltre un trentennio, dando all’opera caritativa, oltre i suoi averi, tutto il suo essere.
Alla morte di Anna Maccolini, nel 1939, la direzione e amministrazione dell’opera furono cedute all’Istituto delle Suore di Carità delle Sante Capitanio e Gerosa.
Durante i primi del 1900 tante furono le prove che l’Istituto dovette affrontare.
Nel 1916, fra marzo e settembre, una grave epidemia e il terremoto colpiscono Rimini: le suore continuano anche in queste avversità ad assistere le povere anziane.
Memorabile fu l’eroismo delle suore nel periodo bellico e post bellico della prima e seconda guerra mondiale.
Infatti, durante la prima guerra mondiale, Rimini si apre all’accoglienza dei profughi di Caporetto. La casa di via Cavalieri offre rifugio alle Suore in fuga dal Veneto e alle ragazze profughe. Il 28 dicembre del 1943 l’Istituto Maccolini viene parzialmente distrutto dai bombardamenti ma le suore ancora una volta non abbandonano Rimini e dopo un breve periodo di sfollamento nelle case di Lodi, con il supporto del Comitato di Liberazione Nazionale, ottengono un aiuto per tornare alla loro casa di Via D’Azeglio a Rimini.
Da lì parte la ricostruzione e i vari ampliamenti che ne determineranno l’attuale assetto.
Da allora la Casa di Riposo Maccolini è divenuta un punto di riferimento e di eccellenza per la Città di Rimini, ospita 156 anziani e una comunità religiosa che insieme al personale sanitario (circa 120 operatori tra Oss, Infermieri, Fisioterapisti, medici) si occupa con lo stesso spirito di servizio della fondatrice al benessere dei propri ospiti.