Partito l’iter di approvazione del Bilancio di Previsione 2025/2027

Dalla V Commissione parere favorevole alla parte corrente della manovra

Data di pubblicazione

Con il parere favorevole espresso dalla V Commissione Consigliare alla parte corrente, è iniziato  il percorso verso l’approvazione in Consiglio Comunale del Bilancio di Previsione 2025/2027, in programma entro la fine dell’anno, in linea con quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali. Un bilancio che anche per quest’anno conferma i suoi pilastri fondanti: l’invarianza dei tributi a carico dei cittadini riminesi, la conferma dell’esenzione dall’addizionale IRPEF per i redditi fino a 16.000 euro e la scelta di non arretrare sulla quantità e la qualità dei servizi ai cittadini partendo da scuola e fasce deboli e puntando sulla presenza diffusa sul territorio.

“Tutti i Comuni d'Italia, e Rimini non fa eccezione, si muovono in un contesto molto difficile e precario sul fronte dei trasferimenti e dei tagli annunciati da parte del Governo centrale – sottolinea l’assessore al Bilancio Juri Magrini - Per Rimini orientativamente questi tagli valgono quasi 2,4 milioni, una cifra non di poco conto. E' chiaro che davanti a un contesto come questo, sia necessario procedere con rigore e con scelte molto focalizzate sugli obiettivi, 'tirando la cinghia' sul fronte delle spese e mantenendo fede ad alcuni impegni, come la volontà di non incidere sulla tassazione comunale e la salvaguardia dei servizi”.

Il primo punto fermo è la scelta di non aumentare i tributi comunali per i cittadini riminesi. Anche per il 2025, in continuità col passato, saranno mantenute le aliquote e le agevolazioni di Imu e Tari già riconosciute dall’Amministrazione comunale a favore di famiglie e imprese. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, confermata la soglia di esenzione per redditi sotto i 16 mila euro introdotta nel 2022, con circa 57mila cittadini riminesi non assoggettati al tributo (circa la metà dei contribuenti).

Confermata, nell’ambito del Patto per la casa, anche l’aliquota agevolata Imu della 0,38% (invece che 0,76 prevista per gli alloggi a canone concordato) a favore di chi affitta le abitazioni a quei nuclei familiari che versano in condizioni di fragilità e che non riescono o non possono avere accesso all’edilizia residenziale pubblica. Questa misura rientra tra le azioni messe in campo dall’amministrazione per fronteggiare l’emergenza abitativa, con uno stanziamento per il 2025 di 4,5 milioni di euro.

Permane l’equilibrio tra entrate e spese in parte corrente, con un’attenzione alle spese che non incide sulla quantità e qualità dei servizi. La priorità resta il welfare: tra scuola e sociale sono destinate risorse pari a un terzo della spesa corrente complessiva, per circa 73,5 milioni. Di questi, circa 17,7 milioni sono destinati a contributi destinati ai servizi sociali.

Altri pilastri del bilancio sono la contrazione del debito (al 1° gennaio 2025 sarà di circa 48,4 milioni, cioè ridotto di oltre 25,2 milioni di euro da ottobre 2021) e l’attività di contrasto all’evasione tributaria, che per il quinquennio (2021-2025) si stima complessivamente in 60 milioni di euro recuperati. A conferma della solidità e dell’equilibrio del bilancio altri due fattori: la capacità dell’ente di effettuare i propri pagamenti in anticipo rispetto al limite dei 30 giorni imposto dalla legge a fronte di pagamenti al 1 dicembre per oltre 260 milioni di euro.

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Ultimo aggiornamento

12/12/2024, 14:57