Cineteca comunale: un anno di attività

Nel 2007 undicimila le presenze alle proiezioni della Cineteca Comunale.
Data di pubblicazione

Venticinque mesi di crescente successo.

Sarà banale ma lo slogan sintetizza perfettamente l'attività della sala cinematografica della Cineteca comunale, aperta nel dicembre 2005. Dopo un primo anno di rodaggio, l'iniziativa nel 2007 ha dispiegato le proprie potenzialità in ordine al principale degli obiettivi: garantire e tutelare il cinema di qualità- spesso ignorato o emarginato- nel centro storico della città che ha dato i natali a Federico Fellini.
Un secondo anno di programmazione, quello del 2007, fitto di proposte e di conferme.

Da gennaio ad aprile e da ottobre a dicembre, oltre 11.000 presenze, 186 giornate di apertura e 262 proiezioni: questi i dati di cornice; e ancora: 22 le prime visioni per 153 repliche, 13 le rassegne ospitate (alcune a pagamento, la maggior parte a ingresso libero) per 106 proiezioni, con una media di oltre 50 spettatori a serata, 14 gli appuntamenti unici. Un cartellone di qualità, che ha accolto film di maestri del cinema contemporaneo e di giovani promesse.


Tra le prime visioni: Marie Antoinette di Sofia Coppola, Grizzly Man di Werner Herzog, Il segreto di Esma di Jasmila Zbanic (Orso d'oro a Berlino nel 2006), Still life di Jia Zhang-ke (Leone d'oro a Venezia nel 2006), Red Road di Andrea Arnold (Premio della giuria a Cannes nel 2006), Guida per riconoscere i tuoi santi di Dito Montiel (Premio della Settimana della critica a Venezia nel 2006); e ancora: Gli amori di Astrea e Celadon di Eric Rohmer, Soffio di Kim Ki-duk Tideland di Terry Gilliam, Meduse di Etgar Keret e Shira Geffen (miglior opera prima a Cannes nel 2007), XXY di Lucia Puenzo (Gran premio della giuria a Cannes nel 2007), Caramel di Nadine Labaki.


Tra le rassegne, tutte realizzate in collaborazione: "L'altra Tv" con l'Associazione Ilaria Alpi; "Il cinema racconta il lavoro" e "Genitori al cinema", su sollecitazione degli assessorati alle politiche del lavoro e a quelle della famiglia; "Coppie di fatto", con la Fondazione Fellini e Fronte del pubblico; "Omaggio a Ermanno Olmi", premio Fellini 2007; "Cinema e psicodramma analitico", su proposta della Società italiana di psicodramma analitico; "L'antico nel cinema", la rubrica allestita all'interno del Festival del mondo antico.
E infine gli appuntamenti unici, tra cui: Zidane di Douglas/Parreno in accordo con la Stagione del Premio Riccione (terza edizione), i video teatrali di Emma Dante nell'ambito dell'anteprima di Book(s)ide, Lancillotto e Ginevra di Robert Bresson in collaborazione con il centro culturale Il portico del vasaio, Faber di Bruno Bigoni con la Fondazione En.A.I.P. Zavatta.

Il tesoro di celluloide

E' nel centro storico della città, a due passi da piazza Cavour, a pianoterra di Palazzo Gambalunga, sede della Biblioteca civica, di cui è una sezione speciale. E' la Cineteca comunale, che dal 1987 fa un lavoro quotidiano di documentazione, di valorizzazione e di diffusione della cultura cinematografica.


In oltre vent'anni di attività ha accumulato un patrimonio di documenti e fonti che per qualità e dimensione è secondo solo alle dotazioni bibliotecarie delle principali istituzioni cinematografiche nazionali: quelle del Centro sperimentale di cinematografia di Roma, del Museo nazionale del cinema di Torino e della Cineteca di Bologna. Acquisisce, conserva e ordina una pluralità di materiali, che rende accessibile in modo libero e gratuito, per motivi di studio e di formazione, ma anche per semplice svago o curiosità.


Possiede una collezione, aggiornata alle novità editoriali più recenti, di quasi 15.000 libri che illustra il cinema in tutti i suoi aspetti; una raccolta di riviste italiane e straniere, ancora in corso e storiche, e, tra queste, alcune degli anni trenta e quaranta particolarmente rare; un archivio audiovisivo con circa 9.000 video, che rappresenta in modo significativo l'intera storia del cinema, con alcuni titoli introvabili e preziosi per ricercatori e studenti, anche di altre città e regioni; una sezione grafica di locandine, manifesti e fotografie.

Di recente ha messo in cantiere tre progetti per la costruzione di un repertorio filmico della memoria riminese: la catalogazione di oltre cento puntate di In zir par la Romagna, la trasmissione televisiva ideata e a lungo condotta da Marco Magalotti; il recupero, in collaborazione con l'Università di Udine, del fondo di pellicole girate da Davide Minghini all'inizio degli anni Sessanta; e, infine, con il sostegno della Provincia di Rimini, "Film di cassetto", la raccolta e il trasferimento in formato digitale dei filmati di famiglia realizzati nel nostro territorio.
Il patrimonio è accessibile tramite cataloghi consultabili anche da casa.

I libri si prestano, i video solo alle scuole. Per i privati sono disponibili 6 postazioni.
I servizi sono gratuiti e attivi dal lunedì al venerdì (14-19) e il sabato (8-13).
Le prime visioni sono in calendario il mercoledì, il venerdì e il sabato alle21.30; la domenica e gli altri festivi alle 16.30 e alle21.30.
I lunedì e i martedì feriali sono dedicati alle rassegne e alla retrospettive.

Info
Tel. 0541/704302
cineteca@comune.rimini.it
www.comune.rimini.it/servizi/citta/cultura/cineteca/

Dare visibilità al 'non visto'

La Cineteca del Comune di Rimini nasce nella metà degli anni Ottanta per rispondere a una domanda di cultura cinematografica assai diffusa in città. L'intervento del Comune nel cinema deve, da un lato, cercare di colmare, almeno in parte, una lacuna nell'insegnamento scolastico relativa al cinema, linguaggio fondamentale del Ventesimo secolo; dall'altro, permettere al pubblico riminese di vedere film che le sale commerciali non mostrano perché ritenuti incapaci di produrre profitto e che, invece, sono degni di essere visti per le loro qualità artistiche.

Occorreva, perciò, raccogliere, conservare e rendere disponibili a studenti, studiosi, appassioni e cittadini in genere, libri e riviste di cinema, film, manifesti, locandine. Insomma l'enciclopedia del cinema a disposizione della comunità. Chiunque avrebbe potuto, da quel momento, vedere un film, leggere un libro, consultare una rivista... Godere del cinema come spettacolo e, insieme, disporre di tutti gli strumenti per decodificarne il linguaggio e affinare il proprio spirito critico.


Ma il cinema, come è noto, è un rito collettivo. Dunque bisognava presentare in sala i film che - come s'è detto - il pubblico non avrebbe potuto altrimenti vedere. Di qui la nascita dei festival che si sono succeduti negli anni (basti ricordare Riminicinema); le proiezioni estive prima all'arena delle Stelle, poi nella rocca Malatestiana, infine agli Agostiniani, dove oggi puntualmente ritornano con eccezionale successo: si tratta, in questo caso, di rassegne che mostrano i migliori film della stagione cinematografica precedente: un'occasione per vedere ciò che non si è potuto oppure rivedere, al cinema non in cassetta o dvd, i film più belli.

Non sono mancate le rassegne dedicate al Cinema invisibile e gli Incontri con il cinema italiano realizzati prevalentemente al Fulgor (storico cinema reso immortale da Fellini). Finalmente, nel dicembre 2005, è stata aperta la sala di proiezione della cineteca che propone film di prima visione penalizzati dal mercato e retrospettivi in collaborazione con la fondazione Fellini e i cineclub cittadini.

Ultimo aspetto - certo non meno importante - dell'attività delle cineteca è la raccolta e conservazione dei materiali riguardanti i cineasti del riminese (a partire da Fellini e Guerra) e i film girati, nella realtà e nella finzione, nelle nostre terre: da Rimini l'Ostenda d'Italia, documento degli albori del turismo a Amarcord.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:29