Il progetto, firmato dall'Arch. Renzo Sancisi, prevede la realizzazione a giardino dell'area posta tra i diversi edifici dei Musei comunali ed è nato dalla collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Bologna.

L'ampia area centrale di oltre mille metri quadri sarà rimodellata a prato, da cui emergeranno sia i resti delle antiche mure urbiche d'epoca romana esistenti che quelli che saranno fatti riemergere con uno scavo archeologico a ridosso dell'edificio dell'ex Convento dei Gesuiti nel corso dei lavori del secondo lotto.

Tutto il nuovo giardino sarà contornato con una pavimentazione in selciato fluviale con pietra del Marecchia, montata secondo una "texture" tradizionale, simile ad altri luoghi storici cittadini.

E' prevista anche una nuova illuminazione d'arredo per valorizzare i reperti archeologici ed il patrimonio arboreo del sito. L'impianto permetterà l'eventuale uso notturno della corte - giardino in occasione di eventi.

L'accesso da piazzetta Ducale, così come quello su via Tonini, sarà sia pedonale che carrabile per rispondere alle necessità logistiche del museo.

Il costo dei lavori del primo lotto sarà a carico di Hera e ammonta a circa 217.000 euro circa, mentre il secondo lotto, che completerà l'intervento, avrà un costo di 390.000 euro circa e sarà a carico del Comune di Rimini.

Da venerdì 21 marzo saranno collocati attorno all'area i cartelli d'inizio lavori e di divieto d'ingresso e di parcheggio a tutti i veicoli non autorizzati.

L'area oggetto dell'intervento di riqualificazione è la risultanza di demolizioni di antichi palazzi e loro annessi, avvenute dal 1916, anno di un forte terremoto e di bombardamenti navali, fino alla fine degli anni '20. Oltre a Palazzo Pignatti, furono rasi al suolo Palazzo Diotallevi e Palazzo Sassatelli, contigui e formanti l'isolato del Rione Clodio, definito, secondo la toponomastica, dalle vie Tonini, Santa Maria in Corte, Piazzetta Ducale, Cavalieri e, dall'oggi scomparso, Vicolo del Suffragio. Quest'ultimo vicolo è esistito fino al 1927 e congiungeva le odierne vie Tonini e Cavalieri. Fu eliminato con la costruzione negli anni '30 dell'edificio Ospedaliero, di stile razionalista, che sarà destinato all'ala moderna del Museo della Città. Complessivamente la zona ha una superficie di oltre 3.000 metri quadri.