Incontro dei Difensori civici a Palazzo Garampi

Il 10 luglio 2008 a palazzo Garampi, nella residenza municipale di Rimini, si sono incontrati con il difensore civico della regione Emilia Romagna dott. Daniele Lugli, il difensore civico del Comune di Rimini dott. Renato Ferraro e i difensori civici dei comuni della Romagna per confrontarsi sul loro ruolo, sui compiti e funzioni e sulla collaborazione e coordinamento con il difensore civico regionale.
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La riunione è stata interessante e produttiva e ha evidenziato l'importanza della figura del difensore civico nella tutela del cittadino nei rapporti con la pubblica amministrazione per accrescerne trasparenza e fiducia.

Ha vent'anni il difensore civico del Comune di Rimini.

Vent'anni non sono l'età anagrafica, ma il lasso temporale trascorso da luglio 1988 quando il Comune di Rimini, tra i primi in Italia istituiva la figura del difensore civico al servizio dei propri cittadini. Era una scelta innovativa perchè a quel tempo non vi erano leggi che lo prevedevano.

Solo più tardi, nel 1990 con la legge sull'ordinamento delle autonomie locali e nel 1991 con lo Statuto del Comune di Rimini il difensore civico trovava fondamento e riconoscimento in norme precise.

Vent'anni fa il difensore civico nasceva a Rimini come organo democratico pensato e voluto per migliorare i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini, per fornire uno strumento di tutela imparziale, qualificata, di facile accesso informale e gratuita a coloro che sono disarmati nei confronti della pubblica amministrazione. Il difensore civico nasceva già come forma di collaborazione su un piano completamente diverso da quello dei tradizionali rimedi amministrativi e giurisdizionali.

Nell'arco di questi 20 anni il Comune di Rimini ha nominato 5 difensori civici, dal 5 gennaio 2007 è in carica il dottor Renato Ferraro, che svolge la funzione anche per la Provincia di Rimini.

Due decenni sono abbastanza per capire che questa istituzione si è consolidata e irrobustita, è utile e serve al cittadino e all'amministrazione comunale.

I tanti interventi, gli accessi, le questioni sollevate, le sollecitazioni, le segnalazioni le indicazioni che ogni anno il difensore civico rivolge agli uffici del comune, ai dipendenti, ai dirigenti, sono la prova che lo strumento funziona.

Il difensore civico non va inteso come una sorta di giudice, di avvocato, di assistente sociale, o di un vendicatore di torti subiti.

Il difensore civico è un organo di collaborazione che raccogliendo le giuste richieste o segnalazioni dei cittadini favorisce il rapporto con la pubblica amministrazione per migliorarne l'attività e i servizi semplificando dove è è possibile le complicazioni e rimediando a situazioni, ad errori e ad atti contrari al cittadino.

La democrazia, che ha nella partecipazione alla vita e alla amministrazione della città, una componente fondamentale deve poter contare su un rapporto di fiducia tra amministrati ed amministratori, tra cittadini e pubblici uffici, tra la gente e chi la rappresenta nel governo della res pubblica.

Il difensore civico è sicuramente un'articolazione importante di questo rapporto che può fornire contributi significativi per il miglioramento di una macchina complessa e articolata come quella della pubblica amministrazione.

Anche l'attuale governo sta pensando a questa figura, infatti è in procinto di istituire il difensore civico nazionale per la tutela dei cittadini nei confronti degli abusi e disfunzioni della pubblica amministrazione a livello statale.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:28