Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri 2013

Al via il 5 ottobre le iscrizioni a Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri : "La meraviglia, che passione!" 19 ottobre-21 dicembre 2013. Tra gli ospiti, Umberto Curi, Eugenio Borgna, Vito Mancuso, Melania Mazzucco, Laura Boella e Mariangela Gualtieri.
Data di pubblicazione

Dal 5 ottobre è possibile iscriversi all'edizione 2013 di “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, a cura della Biblioteca Gambalunga, con il contributo della Provincia di Rimini e il patrocinio dell’IBC. "La meraviglia. Che passione!" è il titolo del ciclo di conversazioni e letture ad alta voce, perchè la via migliore per esplorare e dare senso al mondo non può essere solo razionale, e chiama in causa emozioni e passioni. Prendendo avvio, come ogni pratica conoscitiva, dalla “prima delle passioni”. Secondo Cartesio, la meraviglia.

E per dar conto di questa passione complessa, quest’anno la Biblioterapia convoca voci diverse: a delinearne la ‘mappa’ saranno sguardi originari come quello del filosofo, dello psichiatra, del teologo, del poeta…

L’edizione 2013 di “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, a cura della Biblioteca Gambalunga, con il contributo della Provincia di Rimini e il patrocinio dell’IBC, metterà ancora le sue conversazioni e letture ad alta voce sotto il segno del libro come phàrmakon, veleno e medicina insieme. Perchè leggere “bene” può essere una pratica rischiosa, che mette a repentaglio la nostra identità, può spingerci a divenire meno conformisti, più inquieti e ribelli. Ma è anche un esercizio virtuoso che aiuta a coltivare il pensiero e permette a ciascuno di essere “giardiniere” di sé e della comunità di appartenenza.

Una via per esplorare e dare senso al mondo che non può essere solo razionale, e chiama in causa emozioni e passioni. Prendendo avvio, come ogni pratica conoscitiva, dalla “prima delle passioni”. Secondo Cartesio, la meraviglia.

  Che il razionalissimo padre del «cogito, ergo sum» definisce «una sorpresa improvvisa dell’anima, per cui essa si volge a considerare con attenzione quegli oggetti che le sembrano rari ed eccezionali.» Come phàrmakon, anche thàuma, meraviglia/spavento, è in greco una parola ‘doppia’. Dallo thàuma di cui scrive Aristotele, motore primo dell’amor di sapienza, sentimento in cui coabitano l’angosciato stupore dell’uomo dinanzi al divenire del mondo e la sacra ammirazione di fronte alla creazione divina, al catalogo di emozioni che ne dicono le sfumature, quali il miracoloso, la paura, il terrore, l'orrore, la curiosità.

Tanto che si può parlare di un “pàthos della meraviglia” che attraversa le religioni, nutre la nostra letteratura, la poesia e l’arte quando esprimono il nostro commuoverci con il mondo e la nostra appartenenza al suo movimento misterioso. Un pàthos che è all’origine della conoscenza, ma anche dell’immaginazione creatrice, come disposizione dello sguardo alla visione profonda della realtà, e sfida all’acclimatamento della contemporaneità alla noia e al tedio, che suscita anche paura per l’ignoto, chiusura verso l’altro da sé… Senza dimenticare che il termine “meraviglia” sembra aver origine in una parola indoeuropea che vuol dire “sorriso”.

Così che la meraviglia ancora suggerisce un’apertura affine alla curiosità, a quella “cura” del senso del mondo che già appartiene di diritto al buon lettore e di cui la Biblioterapia quest’anno esplora la possibilità nell’ascolto di voci differenti.

«Sogno una nuova era della curiosità – scriveva Foucault -. I mezzi tecnici ci sono; il desiderio c’è; le cose da conoscere sono infinite; le persone che possono impegnarsi in questo lavoro esistono. Di cosa soffriamo? Di scarsità: canali stretti, striminziti, quasi monopolistici, insufficienti. Non si tratta di adottare un atteggiamento protezionista, di impedire alla “cattiva” informazione di invadere e soffocare la “buona”. Bisogna, invece, moltiplicare i tragitti e la possibilità di andare e venire.»

 

 

MAPPA DELLE MERAVIGLIE

 Per dar conto di una passione complessa com’è la meraviglia, quest’anno la Biblioterapia convoca voci diverse: a delinearne la ‘mappa’ saranno sguardi originari come quello del filosofo, dello psichiatra, del teologo, del poeta…

Ad aprire sarà il filosofo Umberto Curi, il 19 ottobre, con “La passione del pensare. Il pathos come origine della filosofia”, in cui ragionerà sui molti pregiudizi tuttora prevalenti riguardo alle passioni, in primis, quella “passione di conoscere” che secondo Aristotele è aperta dalla meraviglia, mentre il secondo appuntamento biblioterapico sarà affidato a uno dei maggiori psichiatri italiani, Eugenio Borgna, che il 26 ottobre ci inviterà ad “Ascoltare l’infinito che è in noi”, in quei labirinti della mente dove si originano le psicosi e il mistero della creazione artistica. Mentre al teologo Vito Mancuso, il 9 novembre, è affidata la lettura di quell’ambivalente “Meraviglia o dolore” che è il nostro troppo umano sentimento del mondo. Melania Mazzucco ci guiderà poi il 23 novembre nei “Musei delle meraviglie”, tra i capolavori che la scrittrice e saggista ha indagato sulle pagine di ‘la Repubblica’ e in alcuni suoi romanzi.

Alla sezione “Voci del verbo leggere”, invece, sarà affidata la ricognizione della “meraviglia” tra le pagine e le opere dell’intelletto umano.

 

“Wunderkammer. Stanze (e cassetti) delle meraviglie”, a cura di Lorella Barlaam, è il titolo del reading che il 30 novembre esplorerà le “stanze” della meraviglia d’ogni esistenza, con le letture e musica dal vivo dell’Associazione culturale Mala testa, per poi incontrare, il 7 dicembre, Laura Boella e “Le imperdonabili” del pensiero e della scrittura, protagoniste del saggio della filosofa dedicato a Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann e Cristina Campo. A conversare con Laura Boella ci sarà Isa Valbonesi.

 

«Perché allora l’universo scrive i suoi segreti con mano d’innamorato?», meraviglioso verso di Adonis, è il titolo del reading poetico con cui Mariangela Gualtieri, poeta e fondatrice con Cesare Ronconi del Teatro Valdoca, aprirà “Ad al(a)ta voce”, il 14 dicembre.

«La meraviglia» riflette la Gualtieri, «viene da uno sguardo in pienezza, in presenza perfetta e per questo è così affine alla poesia, che a sua volta è sguardo magico, voce che rivela, nell’ordinario, lo straordinario. Percorrerò due paesaggi: la percezione del meraviglioso nella fissità, nello stare fermi, come cose, come montagne, e quella nell’osservazione attraverso un semplice microscopio, nel cui campo visivo si mettono frammenti di natura, frammenti di se stessi, pezzetti di cibo, di animali o della casa. E poi andrò libera, percorrendo versi editi e inediti che cantano il meraviglioso nella natura, nell’amore, anche nel dolore.»

 

A chiudere, il 21 dicembre, per il Progetto “Lingue di confine”, sarà una conferenza- spettacolo dedicata a Federico Fellini, alla sua lingua capace di meraviglia: “Le lingue di Federico”, a cura di Loris Pellegrini, che con Mirco Gennari, Francesca Airaudo, Giorgia Penzo e Francesco Tonti esplorerà l’universo linguistico del grande regista, tra lingua colta e dialetti popolari, tra modi di dire divenuti proverbiali e “icone parlanti” dei suoi film più noti.

 

PROGRAMMA

19 ottobre. Sala del Giudizio. Ore 17.00

Umberto Curi

La passione del pensare. Il pathos come origine della filosofia

 

26 ottobre. Sala del Giudizio. Ore 17.00

Eugenio Borgna

Ascoltare l'infinito che è in noi


9 novembre.
Sala del Giudizio. Ore 17.00

Vito Mancuso

Meraviglia o dolore


23 novembre.
Sala del Giudizio. Ore 17.00

Melania Mazzucco

I Musei della meraviglia

 

 

 

VOCI DEL VERBO LEGGERE

 
30 novembre.
Auditorium Istituto G. Lettimi. Ore 17.00

Wunderkammer. Stanze (e cassetti) delle meraviglie

Reading a cura di Lorella Barlaam con le letture e musica dal vivo dell’Associazione culturale Mala testa (ingresso libero e gratuito)

 

7 dicembre. Sala del Giudizio. Ore 17.00

Laura Boella

Le imperdonabili (Mimesis, 2013)

Presentazione di Isa Valbonesi

(ingresso libero e gratuito)

 


AD AL(A)TA VOCE

 

14 dicembre. Teatro degli Atti. Ore 17.00

Perché allora l’universo scrive i suoi segreti con mano d’innamorato?

Mariangela Gualtieri

 

 21 dicembre. Domus del Chirurgo. Ore 21.00

Progetto “Lingue di confine”

Le lingue di Federico

A cura di Loris Pellegrini

 

PROFILI

 

UMBERTO CURI è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l'Università "Vita e salute" San Raffaele di Milano. E' stato visiting professor presso numerosi atenei europei e americani. Tra le sue pubblicazioni: Un filosofo al cinema (Bompiani, 2006); Terrorismo e guerra infinita (Città aperta, 2007); Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Bollati Boringhieri, 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Bompiani 2009); Straniero (Raffaello Cortina ed., 2010), Via di qua. Imparare a morire (Bollati Boringhieri, 2011), Passione (Raffaello Cortina, 2013), L’apparire del bello. Nascita di un’idea (Bollati Boringhieri, 2013).

 

EUGENIO BORGNA, libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Milano, è responsabile del Servizio di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara. Autore di numerosi saggi tra cui L’arcipelago delle emozioni (Campi del sapere, 2008); Malinconia (Universale Economica. Saggi, 2008), Le emozioni ferite (Feltrinelli, 2011); La solitudine dell’anima (Feltrinelli, 2011), Di armonia risuona e di follia (Feltrinelli, 2012), alterna una produzione più tecnica, rivolta ai colleghi psichiatri a libri più divulgativi dove analizza attraverso storie cliniche e letterarie emozioni e sentimenti che possono essere segni di disagio e psicosi.

 

VITO MANCUSO è stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011. Da marzo 2013 è docente di "Storia delle dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova. I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico, in particolare L’anima e il suo destino (Raffaello Cortina, 2007) e Io e Dio Una guida dei perplessi, (Garzanti, 2011). Dal 2009 è editorialista di “la Repubblica”. Il suo ultimo libro è Il principio passione. La forza che ci spinge ad amare (Garzanti, settembre 2013).

 

MELANIA MAZZUCCO ha scritto per il cinema e il teatro. I suoi romanzi Il bacio della Medusa (Rizzoli, 1996) e La camera di Baltus (Baldini e Castoldi, 1998) sono stati finalisti al Premio Strega, il terzo romanzo, Lei così amata (Einaudi, 2000), ha vinto il SuperPremio Vittorini, il Premio Bari Costa del Levante, il Premio Chianciano e il Premio Napoli. Nel 2003 con Vita (BUR Rizzoli) ha vinto il Premio Strega. Del 2009 è Jacomo Tintoretto e i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana (Rizzoli), nel 2012 sono usciti da Einaudi Limbo, sulla guerra in Afghanistan e Il bassotto e la regina.

 

LAURA BOELLA, che insegna Filosofia morale e Etica dell’ambiente presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano, è una delle maggiori studiose di Hannah Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano e Edith Stein. Le imperdonabili. Milena Jesenskà, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo (Mimesis, 2013) è dedicato a cinque grandi figure femminili del ‘900 che hanno scelto la poesia e la scrittura come mezzo espressivo e modo di vivere il proprio tempo. Attraverso le lettere, i quaderni, i saggi, le poesie e le prose, esse offrono un modello di formazione di sé, in cui l’assolutezza non è fuga dalla realtà, ma contrasto con le forze distruttive dell’umano.

 

MARIANGELA GUALTIERI, poeta, è nata a Cesena e si è laureata in Architettura all’IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Ha pubblicato alcune raccolte di versi, fra le quali Antenata (Crocetti, 1992), Nessuno ma tornano (Cosenza, 1995), Sue Dimore (Roma, 1996), Nei Leoni e nei Lupi (Bologna, 1996), Parsifal (Cesena, 2000), Chioma (2001), Fuoco centrale (Einaudi 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Bestia di gioia (Einaudi 2010) e Caino (Einaudi 2010).

 

 
La partecipazione è vincolata all’iscrizione al ciclo di conversazioni. La cifra di 25 €, comprensiva dell’ingresso alle conversazioni e “Ad al(a)ta voce”, con riserva di posti a “Voci del verbo leggere”, va versata al momento dell’iscrizione. Ingresso alle singole conversazioni, vincolato alla disponibilità di posti: 5 €. Ingresso alla singola conferenza-spettacolo “Le Lingue di Federico”: 10 €. Le iscrizioni sono aperte da sabato 5 ottobre fino a sabato 19 ottobre, presso la Biblioteca civica Gambalunga-Ufficio Prestiti, via Gambalunga 27, Rimini(Orario di apertura: da lunedì a venerdì: 8-19; sabato: 8-13).

 

 

Per maggiori informazioni: Biblioteca civica Gambalunga: tel. 0541.704486; fax 0541.704480

e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:23