La Rimini Imperiale in oltre duemila pezzi

Importanti reperti del II e III secolo per un'esposizione permanente che riflette anch'essa sull'identità della città
Data di pubblicazione
Oltre 2 mila pezzi della Rimini imperiale fra il II e il III secolo. E’ la prima sezione del costituendo Museo Archeologico che l’Assessore alla Cultura, Stefano Pivato e il prof. Lorenzo Braccesi direttore scientifico del Museo hanno presentato e illustrato in anteprima ai rappresentanti della stampa, nelle sale del Museo della Città. Frutto di una proficua collaborazione tra i Musei Comunali di Rimini e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, l’apertura del Museo Archeologico (l’inaugurazione ufficiale avverrà giovedì 8 maggio alle 17,30 alla presenza del Sindaco Alberto Ravaioli ) si prospetta come un evento di rilevanza culturale a livello nazionale intorno al quale è cresciuta l’attesa del mondo scientifico e della città, dal dopoguerra priva della raccolta archeologica. L’iniziativa., come ha sottolineato l’Assessore Pivato rappresenta inoltre il primo passo nel recupero di quella identità culturale della città, che affonda nei secoli e che proprio quest’anno trova ulteriori spunti di riflessione nella celebrazione del decimo anniversario della scomparsa di un simbolo di Rimini, Federico Fellini e nel 160° dalla fondazione del primo stabilimento bagni che segnò l’inizio della storia turistica riminese. La raccolta dei reperti e delle testimonianze di questa prima sezione del museo archeologico alla quale seguiranno le sezioni sulla Rimini preromana, la Rimini dell’età repubblicana, la Rimini augustea ed infine la Rimini tardo-antica, è stata incentrata fra gli scavi più emblematici di Rimini: quello di palazzo Diotallevi e quello della domus “del chirurgo” di Piazza Ferrari. Di palazzo Diotallevi risalta la prima immagine della Rimini marinara attraverso lo splendore di alcuni mosaici come quello completamente restaurato con la scena di ingresso delle navi nel porto. La Domus del chirurgo offre invece l’eccezionale strumentario medico chirurgico e farmaceutico del suo proprietario: pinze, bisturi, scalpelli, forcipi, anfore per medicinali. La raccolta presenta inoltre altre importanti testimonianze come decorazioni, vasellame da mensa e da cucina, oggetti per la filatura la tessitura per la cosmesi e per il gioco che raccontano la vita e le atmosfere dell’ambiente domestico dell’epoca. Giovedì 8 maggio alle ore 17,30 il Museo Archeologico aprirà ufficialmente i battenti.

I dati personali pubblicati sono riutilizzabili solo alle condizioni previste dalla direttiva comunitaria 2003/98/CE e dal d.lgs. 36/2006

Comune di Rimini
Piazza Cavour 27 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704111
PEC protocollo.generale@pec.comune.rimini.it 
P.iva 00304260409

URP - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - FRONT OFFICE
Piazza Cavour 29 - 47921 Rimini
Tel. +39 0541 704704
Email: urp@comune.rimini.it

 

Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:19