In pubblicazione la graduatoria per l'accesso Erp

Con l’attuale bando sono state raccolte n 1.231 domande: 72 le esclusioni
Data di pubblicazione
E' stata illustrata dall'Assessore alle Politiche Abitative, Vittorio Buldrini, la graduatoria per l’accesso all’Edilizia residenziale pubblica (Erp) del Comune di Rimini, ora in pubblicazione. La graduatoria è stata formata a seguito del bando aperto dal 27 gennaio 2003 al 14 marzo 2003 e sostituisce quella vecchia del 1998 (aggiornata nel 2000), sperimentando il Regolamento adottato dal Comune di Rimini nell'ottobre 2002 in applicazione della legge regionale 24/2001. Nel 1998 furono raccolte 643 domande, con 78 esclusioni ed una graduatoria di 565 concorrenti. Con l’aggiornamento del 2000 le domande sono diventate 1.002, con 174 esclusioni e la graduatoria che viene ad essere sostituita dalla nuova di 828 concorrenti. Con l’attuale bando sono state raccolte n 1.231 domande, con una graduatoria che prevede n. 72 esclusioni. Si sta dunque assistendo ad un forte incremento di domanda di edilizia residenziale pubblica: superiore al 100% rispetto al 1998, di circa il 40% rispetto al 2000. La presenza delle domande di immigrati per la nuova graduatoria è di n. 316, pari ad una percentuale del 25%. Due le condizioni di disagio storiche: soggettive (presenza di anziani o di minori nel nucleo famigliare, percentuale di invalidità, ecc.) e oggettive (disposizioni di sfratto, sistemazioni disagiate di alloggiamento per sovraffollamento, insalubrità, ecc.). Su queste condizioni è stato portato avanti un lavoro di precisazione dei punteggi la cui logica di attribuzione è stata, invece, rivoluzionata. L’occasione è stata data dall’obbligo, definito dalla legge regionale, di introduzione del calcolo dell’ISE (Indicatore della Situazione Economica) per integrare i punteggi attribuiti per condizioni di disagio con la valutazione delle condizioni economiche famigliari. A Rimini si è inteso integrare i punteggi attribuiti per condizioni di disagio con l’attribuzione di punteggi conseguenti alla valutazione delle condizioni economiche familiari. Si è assunta la soglia di accesso all’ERP, definita nel limite di 30.000 Euro di ISE (oltre questo limite non si ha diritto di accedere alle graduatorie per assegnazioni alloggi), e si è trasformato l’indicatore di valutazione economica in punteggio. Di conseguenza si sono commisurati gli altri punteggi per condizioni di disagio per arrivare ad una valutazione complessiva sull’ordine di 60.000 punti. La riflessione che si impone è che si passa da una graduatoria che aveva come punteggio complessivo massimo un valore di 16 punti, ad una graduatoria che potrà avere valori di punteggio complessivo prossimi ai 60.000 punti. Si giudica positivamente l’evoluzione quantitativa di punteggi attribuibili. E’ stata resa possibile dalle nuove attrezzature e dai nuovi sistemi informatici disponibili; renderà però più puntuale, più precisa e più trasparente la graduatoria finale. Si è perseguito l’obiettivo di una valutazione puntuale della situazione di disagio e della condizione economica del concorrente all’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il risultato è stato che non ci sono due posizioni concorrenti che si equivalgano per punteggio: è stato così risolto, per negazione, il problema storico di assegnazione di alloggi tra famiglie con stesso punteggio. Si sono introdotte anche assegnazioni di punteggi di tipo dinamico, considerando che alcune situazioni di disagio variano con il passare del tempo o con certificazioni quantitative e qualitative dello relativo stato. Si è fatto riferimento, ad esempio, allo sfratto per considerare come il variare del tempo di prossimità all’esecuzione del provvedimento, rispetto alla data di sua adozione, determini situazioni di disagio relativamente più accentuate. Si è fatto riferimento al tempo di permanenza in situazione di emergenza abitativa, per penalizzare relativamente coloro che perseverano in atteggiamenti passivi laddove sono attivi strumenti di sostegno per la ricerca di soluzioni alternative e per il miglioramento delle condizioni residenziali, seppur di emergenza. Si è fatto riferimento alla percentuale di invalidità certificata. Come è noto, a Rimini si è deciso di associare alla raccolta delle domande per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica anche la raccolta delle domande per l’erogazione dei contributo del Fondo Sociale per l’Affitto. Gli strumenti che si stanno predisponendo per favorire l’accesso all’abitazione sono ormai molteplici: accesso all’ERP, Fondo Sociale per l’Affitto, alloggi in locazione per l’emergenza abitativa, soluzioni di emergenza abitativa. In prospettiva si disporrà degli alloggi in locazione permanente. In particolare per l’accesso all’ERP, per il Fondo Sociale per l’Affitto e, in prospettiva, per gli alloggi in locazione permanente le condizioni di partecipazione ai bandi sono e saranno similari. Si dovrà fare sistema degli istituti in essere ed in divenire. Nei programmi è fare in modo che chi ha una analoga condizione economica e di disagio trovi stesse condizioni di sostegno, sia che sia nell’ERP, sia che sia collocato sul libero mercato delle locazioni: dovrebbe divenire indifferente la collocazione in ERP o sul mercato libero. Per fare ciò sarà necessario precisare i termini di una politica equitativa che agendo sui canoni ERP e sui contributi a sostegno reddito di chi è in affitto (contributi del Fondo Sociale per l’Affitto), possa stabilire un rapporto tra reddito e canone che sia ad un tempo sostenibile per le famiglie e di riferimento per gli equilibri di mercato e per lo sviluppo dell’edilizia residenziale, pubblica e privata. Dati relativi alle domande per il Fondo Sociale n. 1060 domande in pagamento nel 2002 importo complessivo liquidato: € 1.366.877,41 n. 63 anziani assistiti con contributo comunale per redditi inferiori a canone importo liquidato per gli anziani: € 63.000,00 sostegno affitto integrativo al pagamento canoni di locazione per casi seguito dall’Azienda USL: € 72.581,98. n. 1255 domande in pagamento nel 2003 su n. 1340 che hanno presentato domanda (n.85 non idonee) 73% nella fascia A (926) 27% nella fascia B (329) Fascia A : importo da liquidare € 2.299.684,27 (Regione) € 405.826,50 (Comune), € 2.705.510,77 (Totale). Fascia B: importo da liquidare € 496.337,39 (Regione) € 87.588,,91 (Comune), € 583.926,30 (Totale) Totale complessivo € 3.289.437,07 di cui € 2.796.021,66 (quota regionale) e € 493.415,41 (quota comunale).

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:19