Divieto di affittare alloggio ai clandestini

In vigore da oggi l'ordinanza che fa divieto sino al 30 settembre 2003 ai titolari di strutture alberghiere ed extra-alberghiere e ai proprietari di immobili di fornire alloggio ai cittadini extra-comunitari clandestini
Data di pubblicazione
Il Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli ha firmato questa mattina l'ordinanza che fa divieto di fornire alloggio ai cittadini extra-comunitari presenti sul territorio italiano in violazione delle norme previste dalla legge L'ordinanza del Sindaco, che riprende il provvedimento messo a punto dal Comando di Polizia municipale lo scorso anno e che nel 2002 aveva permesso di sanzionare situazioni di illecito e degrado, , vale a dire presenti sul suolo italiano in violazione alle norme sull'immigrazione. Il provvedimento firmato dal Sindaco di Rimini trova motivazione nella necessità di contrastare il fenomeno della locazione irregolare che ha un rapporto di causa/effetto con la presenza in estate di cittadini extra-comunitari clandestini i quali esercitano l'attività illegale di vendita in spiaggia di merce contraffatta con i conseguenti problemi di relazione con residenti e turisti. Si tratta di un'ordinanza che ha come obiettivo da una parte la tutela della dignità della persona e dall'altra la netta affermazione del principio del rispetto della legalità: accade spesso che i controlli della Polizia Municipale e delle forze dell'ordine su edifici e strutture alberghiere della zona facciano emergere situazioni degradate dal punto di vista igienico-sanitario, con cittadini in gran parte extra-comunitari ammassati in stanze fatiscenti e costretti a versare consistenti affitti in nero a chi peraltro evade il fisco. L'affermazione del rispetto della legalità passa anche attraverso una strategia di contrasto al fenomeno dell'abusivismo commerciale definita 'a monte' perché mirata a individuare e neutralizzare le centrali di rifornimento della merce contraffatta e tutte quelle condizioni ambientali (a partire appunto dall'offerta di locazioni non in regola con la normativa vigente) che contribuiscono a crearne il terreno di coltura. In questo senso l'ordinanza temporalmente limitata fa parte di un programma molto più vasto e articolato di contrasto al fenomeno degli affitti 'in nero' portato avanti dal Comune di Rimini per tutelare i ceti più deboli - italiani e non, regolari e non - che continuerà a comportare nell'immediato controlli capillari sull'intero territorio comunale e non solo sui luoghi dove è quantomeno presumibile alloggino cittadini immigrati. Sino al 30 settembre 2003, dunque, chiunque fornisca alloggio o ceda in proprietà o in godimento immobili a cittadini extra-comunitari è tenuto a verificare e a dare comunicazione alle autorità preposte del possesso della documentazione preordinata ad attestarne la legittima presenza in Italia. L'ordinanza non si applica ai casi riguardanti le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestate nei confronti dello straniero in condizioni di bisogno.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:19