'Rimini non può perdere il pastificio'

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Il Sindaco Alberto Ravaioli ha incontrato questo pomeriggio, presso la Residenza Municipale, i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil e delle RSU aziendali per discutere della situazione relativa all’ex pastificio Ghigi, la cui proprietà Colussi Spa ha recentemente informato il personale dipendente della volontà di chiudere e cedere in tempi rapidi lo stabilimento, trasferendo la produzione di pasta all’uovo in siti della stessa azienda ubicati in altre regioni. I rappresentanti sindacali hanno espresso al sindaco tutta la preoccupazione per tale ipotesi “decisa unilateralmente e fuori da ogni logica aziendale” che, se si avverasse, porterebbe un danno sensibile all’economia riminese, mettendo in gravi difficoltà i dipendenti (una settantina) e le loro famiglie. Tutto ciò nonostante appena tre anni fa la stessa proprietà avesse investito in maniera cospicua per lo sviluppo dello stabilimento e nel luglio di quest’anno fosse stato firmato un accordo nel quale chiaramente veniva ribadita la necessità di mantenere e semmai potenziare lo stabilimento sino a farlo diventare un vero e proprio polo strategico per la produzione di pasta all’uovo. Per scongiurare la paventata chiusura bisogna, continuano i rappresentanti sindacali, che “organizzazioni sindacali e istituzioni facciano la loro parte in modo da presentarsi con una posizione ferma davanti alla proprietà. Il territorio riminese non può perdere questa azienda, assolutamente sana e tra le più importanti in provincia anche perché capace di mantenere livelli occupazionali permanenti”. Il Sindaco Alberto Ravaioli, in accordo con il Presidente della Provincia Nando Fabbri, ha garantito ai lavoratori il pieno appoggio dei due Enti pubblici, annunciando che verrà organizzato immediatamente un incontro con la Colussi spa e ribadendo nel contempo l’assoluta insussistenza di qualsivoglia ipotesi di cambio di destinazione d’uso per l’area su cui insiste lo stabilimento. Già domani il Sindaco invierà una informativa alla Prefettura di Rimini per illustrare la situazione attuale.

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Ultimo aggiornamento

15/05/2023, 17:16