Data di pubblicazione
Sabato 13 novembre, alle ore 18.00, alla Galleria dellImmagine di Rimini, si inaugura una mostra personale di Maurizio Battaglia dal titolo Epigono.
Epigono
Una ricerca da pasticcione, intuitiva, simpatica, incoerente, se vogliamo completamente campata per aria, disintegrabile criticamente, così Maurizio Battaglia, in un appunto di qualche tempo fa, definiva latteggiamento mentale che lo ha portato alla realizzazione di alcune opere che ruotano attorno al pittore tardo quattrocentesco Giovanni Bellini. Non è lunica volta, questa di Bellini, che lartista si è dedicato a qualcosa che sembra apparentemente portarlo lontano dal tempo in cui vive, spostando il baricentro della sua ricerca addirittura di qualche secolo: due fatti storici di importanza epocale e così distanti tra loro come la battaglia di Montecassino e quella di Stalingrado sono altri soggetti su cui Maurizio ha speso più di qualche anno della sua vita.
E invece tutta dedicata a Paul Cezanne lultima serie di lavori che ha realizzato, frutto di mesi di riflessioni e divagazioni, di una frequentazione continuativa del grande artista francese. Pochi i riferimenti iniziali: le lettere, il ricordo di un viaggio ad Aix e dintorni (dove Maurizio ebbe la possibilità di vedere dal vivo la montagna S.te Victoire), le molte foto di Emile Barnard (una su tutte: quella in cui Cezanne è ritratto stravaccato a terra, con gli occhi chiusi) e alcuni particolari dei dipinti a cui lo storico dellarte attribuirebbe probabilmente scarsa importanza. Dunque, per un periodo molto lungo, lartista si limita a prendere appunti e a disegnare: libere associazioni, analogie, coincidenze autobiografiche, ma anche sensazioni e presagi lo guidano in un percorso di progressivo avvicinamento al suo soggetto, una specie di strategia di accerchiamento che si compie necessariamente attraverso un lavoro svolto su piani diversi. Capita perciò che, in tutto questo divagare, lindizio principale, lindicazione di una linea da percorrere possa derivare dallacquisto, più o meno casuale, di un semplice mazzo di carte da poker: il volto del re di quadri ricorda a Maurizio il viso di Cezanne. Così tutte le opere di questa serie (sia che lartista utilizzi il ferro, il legno o il velluto) riconducono ad ununica dimensione: quella di una regalità, una nobiltà, unaristocraticità dello spirito più o meno connessa alla figura di Paul Cezanne, ma ormai anche completamente autonoma e aperta a nuove possibilità di lettura.
Ecco allora che limpressione di inattualità che le opere di Maurizio possono suscitare ad un primo sguardo (per questa sua predisposizione a confrontarsi con il passato, ad identificarsi e a perdersi emotivamente in esso) viene subito smentita e ribaltata. Pensare che il passato non sia semplicemente qualcosa da citare o da sorpassare, ma che possa essere vissuto come un generatore di attività, un sistema di segni, informazioni, immagini da riciclare, ricombinare e manipolare per essere poi rimessi in scena (Bourriaud), è un attitudine mentale che proietta un artista nel vivo della ricerca più attuale.
Lepigonismo, inteso in questo modo, è certamente un aspetto fondamentale della post-modernità in cui viviamo.(Davide Ferri, novembre 2004)
Maurizio Battaglia (Cesena, 1971) vive a Cesena e lavora a Montecodruzzo. Principali mostre personali e collettive: 2004, Stop and go, Laboratorio dell'imperfetto, Gambettola; 2003, Gemine Muse, Istituto D'Arte Forlì; 2000, Stalingrado, Sala esposizioni Accademia di Macerata; 200, Da molto lontano, Saletta esposizioni Progetto Giovani, Forlì; 2000, Arti Visive 3, Palazzo Ducale, Genova; 2000, Officina 2000, Mole Vanvitelliana, Ancona.
Autore: Maurizio Battaglia
Titolo mostra: Epigono
Luogo: Rimini, Galleria dellImmagine, via Gambalunga
Periodo: 13 novembre 4 dicembre 2004
Inaugurazione: Sabato 13 novembre 2004, ore 18.00
Orari: 9,30-12,30 / 16-19; sabato 10-12; domenica chiuso
Informazioni: tel. 0541.55082