Il Consiglio Comunale di Rimini ha detto sì la variante al Prg relativa alla realizzazione del nuovo Centro Congressi di Rimini nell’area della ex Fiera. La variante approvata modifica gli indici di edificabilità previsti dal Prg, passando da una superficie utile totale di circa 96 mila metri quadrati a una superficie utile totale di circa 42 mila metri quadrati, comportando una riduzione di circa 54 mila metri quadrati. Nel dettaglio vengono localizzati nell’area il nuovo Palazzo dei Congressi (27 mila metri quadrati), l’Auditorium (6 mila metri quadrati) e una zona a destinazione direzionale (9 mila metri quadrati). E’ prevista la realizzazione di: - parcheggio da 900 posti auto, anche pluripiano, a servizio del Palacongressi - parcheggio terminal per pullman - sistemazione della viabilità pedonale, ciclabile e carraia sul perimetro dell’insediamento e ripristino del passaggio pedonale- ciclabile interrato preesistente del Parco Ausa - sistemazione del Parco Ausa in prossimità della cava Il nuovo Palacongressi ha un costo quantificato in 84 milioni di euro, scaturito dall’investimento di una quota paritaria (14,545 milioni di euro ciascuno) di Comune di Rimini, Provincia di Rimini, Camera di Commercio, dall’accensione di un mutuo bancario da parte di Fiera di Rimini per 31 milioni di euro, dal contributo della Regione Emilia Romagna per 5,2 milioni di euro e dal conferimento da parte di soci privati per 2,6 milioni di euro. Grazie al nuovo Palacongressi si calcola almeno di triplicare l’attuale dato medio annuale di presenze congressuali che si registrano a Rimini, facendo della città (grazie anche al nuovo quartiere fieristico) un polo di livello internazionale per il settore più generale della comunicazione. “L’approvazione in Consiglio Comunale del nuovo Palacongressi- commenta il Sindaco, alberto Ravaioli- rappresenta non solo un atto fondamentale su cui programmare il futuro della città ma anche un’eccezionale trampolino di lancio per l’intero territorio riminese, da oggi ancora più punto di riferimento dodici mesi all’anno per accoglienza e ospitalità.”