Data di pubblicazione
Prende avvio in questi giorni il progetto sperimentale per il miglioramento delle condizioni di balneabilità nel tratto antistante lo sbocco a mare della fossa Brancona a Torre Pedrera.
Si tratta del programma finalizzato a migliorare le condizioni delle acque di balneazione di Rimini Nord attraverso un intervento di bonifica mirato agli strati superficiali del fondale marino compreso tra la battigia e le scogliere frangiflutti nonché mediante il ristabilimento del profilo batimetrico originario precedente alla posa delle scogliere. Un progetto che parte al termine di un lungo periodo (oltre un anno) durante il quale sono state realizzate periodiche e capillari analisi sulle acque e sul fondale marino al di qua e al di là delle scogliere frangiflutti.
Lintervento consiste nellasportazione di uno strato superficiale di fondale marino di spessore variabile tra 0 e 60 centimetri a partire da 10 metri lineari della battigia. Del materiale scavato, la parte più prossima alle scogliere viene utilizzata per la stesura di uno strato di 40 centimetri in sponda sinistra a monte della duna di protezione, sulla parte di spiaggia del Circolo Velico di Torre Pedrera e dei bagni 58 e 59; in sponda destra sulla spiaggia esistente e su quella creata da un ampliamento di 15 metri per un fronte di 141,7 metri (antistante Villa Salus e colonia soresinese) da realizzarsi con parte della sabbia di migliore qualità prelevata tra 10 e 50 metri dalla battigia; la parte restante di tale sabbia sarà utilizzata per formare una duna di protezione in sponda sinistra della Fossa Brancona da localizzarsi sulla porzione di spiaggia demaniale a partire da 12 metri dalla battigia. Il materiale oggetto di stesura viene sottoposto a successiva lavorazione rivoltamento da effettuarsi nei mesi successivi.
Le operazioni di rivoltamento della sabbia produrranno un miglioramento delle condizioni chimico- fisiche della stessa. La successiva ricollocazione in mare potrà avvenire o mediante il processo naturale, ottenendo contemporaneamente anche una azione di difesa della costa, oppure artificialmente in occasione della riprofilatura della spiaggia che ogni anno i bagnini effettuano nel periodo primaverile. Tale lavorazione produrrà anche un incremento progressivo della profondità del fondale, ottenendo conseguentemente sia in condizioni ottimali per il ricambio naturale delle acque allinterno delle scogliere, sia profondità più adeguate alla balneazione.
Lintervento sperimentale, che ha un costo complessivo di 203 mila euro, verrà concluso prima della Pasqua 2005.