L'incremento complessivo nel triennio è del 12,71 per cento, pari complessivamente a 2,5 milioni di euro. Un aumento superiore a quello degli altri Comuni capoluogo della regione
Data di pubblicazione
Dichiarazione dellAmministrazione Comunale di Rimini:
Pur rispettando le legittime scelte e iniziative di autotutela delle Organizzazioni Sindacali e dei dipendenti comunali e pur comprendendo il forte disagio dei lavoratori a fronte del mancato rinnovo del contratto nazionale, lAmministrazione Comunale di Rimini giudica incomprensibile la posizione assunta sulla questione del fondo per il salario accessorio.
LAmministrazione Comunale di Rimini ha proposto un incremento del Fondo per il salario accessorio di oltre il 4% annuo, raggiungendo il 12,71% nel triennio 2004-2006. Nel dettaglio il fondo passa dai 4 milioni 720 mila euro complessivi del 2003 ai 5 milioni 320 mila euro complessivi del 2006. Si tratta di un incremento percentuale quasi doppio rispetto allinflazione programmata, peraltro rinnovando da subito laumento previsto anche per lanno prossimo e dunque andando a formalizzare una condizione indubbiamente favorevole per i lavoratori stessi.
Il costo complessivo nel triennio di tale incremento sul quale lEnte si è formalmente impegnato ammonta nel bilancio comunale alla cifra di 2,5 milioni di euro. Uno sforzo notevole, che traduce pienamente in risorse economiche quanto siglato dallAmministrazione Comunale e dai Sindacati in fase di Bilancio previsionale 2005, che si va ad aggiungere a un altro aspetto importante della questione: il Comune di Rimini ha sempre destinato al salario dei dipendenti tutte le risorse che il Contratto nazionale di lavoro consentiva, anche quando tale scelta era ampiamente facoltativa. Non solo: dai dati acquisiti sugli incrementi realizzati con gli accordi già conclusi o in via di conclusione presso gli altri comuni capoluogo della regione Emilia Romagna, emerge chiaramente come gli importi non si elevino, anzi siano inferiori, a quanto proposto dal Comune di Rimini.
E sulla base di queste considerazioni che sarebbe materialmente impossibile e errato contrattualmente accogliere la richiesta sindacale sul fondo per il salario accessorio in quanto comporterebbe per lente locale un onere allincirca triplo rispetto a quanto proposto.
La contrattazione decentrata integrativa non può supplire alle carenze della contrattazione nazionale (sulla quale- come è noto- pesa un clima di grave incertezza) e deve pertanto soggiacere a precisi termini di legge e contrattuali che incidono sullordine di grandezza delle risorse mobilitabili.